Esplosione di contagi nella struttura per disabili psichici di Ficarolo

Lunedì 20 Aprile 2020 di Francesco Campi
Gli Istituti polesani di Ficarolo
FICAROLO Un giorno nero per Ficarolo, con la morte della 73enne Maria Lucia Bazzani e con il divampare del focolaio interno agli Istituti polesani, con altri 26 riscontri di positività che si aggiungono ai precedenti, con quindici ospiti disabili psichici e undici operatori, dei quali sette infermieri, tre Oss e un medico, con il totale che arriva a 31 contagiati: 19 ospiti e 12 dipendenti.
FAMIGLIA COLPITA
La 73enne, spentasi sabato, pensionata, aveva lavorato in una cooperativa che si occupava anche delle pulizie del municipio, era stata ricoverata il primo aprile e il 2 era stata trasferita nel reparto di Terapia intensiva di Trecenta. Il suo nucleo familiare è stato pesantemente colpito dal virus. Il marito Valentino Paramatti si trova ancora ricoverato a Trecenta, la figlia è in isolamento domiciliare mentre il genero è stato appena dimesso. La nipote, unica non risultata contagiata, ha compiuto proprio ieri 18 anni e la madre ha affidato al sindaco Fabiano Pigaiani, che si unisce agli auguri, il compito di diffondere una lettera aperta alla figlia, assieme alla quale non può stare proprio a causa delle limitazioni per evitare il contagio.
«Pensavamo sarebbe stato un giorno da ricordare - è un passaggio della lettera - per la gioia della tua maggiore età, da vivere con la spensieratezza e la speranza che ogni ragazzo che si affaccia alla vita adulta si dovrebbe meritare. Invece la vita a volte ha altri progetti e ci si trova di fronte a situazioni difficili e dolorose come accade a noi e a te in queste settimane. Io sono qui a pochi metri da te, in questa casa troppo vuota e silenziosa, sono qui a troppi metri da te, impossibilitata come chi è lontano, ad abbracciarti. Ti guardo dalla mia stanza con l’orgoglio di mamma ed attendo il momento in cui sarà possibile unirci tutti in un grande e fortissimo abbraccio. Ti vogliamo tanto bene e ci auguriamo che la vita un domani possa essere più clemente».
IL PROBLEMA
Ficarolo, oltre a piangere la scomparsa della prima compaesana stroncata dal virus, segue con attenzione e apprensione la situazione in evoluzione all’interno degli Istituti polesani. Come spiega il direttore generale dell’Ulss Polesana, Antonio Compostella, «abbiamo avuto il riscontro di 26 nuove positività di ospiti e operatori dell’area di disabili. Ricordo che era stata effettuata una prima tornata di screening presso questa struttura nella prima decade di aprile, che aveva individuato la presenza di tre casi di positività tra gli ospiti e uno tra gli operatori. Immediatamente erano state messe in atto dalla struttura, con la collaborazione della nostra task force, le opportune azioni di isolamento. All’inizio di questa settimana avevamo avuto il riscontro di una nuova positività di un ospite tra quelli posti in isolamento e quindi è stata eseguita un’ulteriore batteria di tamponi su tutti gli ospiti isolati e su tutti gli operatori del nucleo della disabilità. Il riscontro di questi tamponi ha portato alle nuove positività di cui sopra. Gli ospiti disabili totali sono circa 220. Questi 15 ospiti riscontrati positivi fanno parte di quel gruppo che era stato posto in isolamento già da diversi giorni. Verranno eseguiti i tamponi anche a tutti gli altri ospiti dell’istituto che sono separati da quelli positivi. Per quanto riguarda gli operatori risultati positivi, sono stati tutti posti in isolamento domiciliare. È stata ricostruita la catena dei contatti anche all’esterno dell’istituto e applicati gli opportuni isolamenti domiciliari. Ospiti e operatori sono tutti asintomatici o con lieve sintomatologia».
LE AZIONI
Compostella prosegue nell’illustrare la situazione e le strategie seguite di fronte a tale quadro. «Ricordo, ancora, che oltre ad avere attivato le aree di isolamento degli ospiti positivi e degli ospiti a ora negativi, il personale opera in gruppi separati dedicati esclusivamente alle singole aree, in maniera da evitare contaminazioni. Va sottolineato che l’area della non autosufficienza della struttura, che conta 177 ospiti, risulta invece indenne da positività. Purtroppo la disabilità psichica determina una necessità di contatto fisico tra gli ospiti difficilmente contenibile, favorendo in tal modo il diffondersi del contagio. Le azioni di isolamento delle aree sono state poste in atto in maniera attenta e rigorosa. La task force aziendale è presente quotidianamente presso la struttura per gestire eventuali criticità».
 
Ultimo aggiornamento: 18:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci