Covid, scatta la corsa a vaccini e tamponi nelle farmacie polesane

Lunedì 20 Settembre 2021 di Roberta Merlin
Campagna di vaccinazione

ROVIGO - È boom di richieste di vaccinazione nelle farmacie del Polesine dopo l’introduzione del green pass per i lavoratori autonomi e dipendenti appartenenti alle varie categorie. Un’alta percentuale di indecisi che avevano scelto di non vaccinarsi sono corsi non a prenotare la prima seduta vaccinale nei punti dell’Ulss 5 dislocati in tutta la provincia, ma anche nelle farmacie del rodigino che offrono il servizio.
LA PRESIDENTE
«C’è stata un aumento della richiesta delle inoculazioni del siero anti Covid in tutte le farmacie del territorio - conferma la presidente di Federfarma di Rovigo, nonché vice regionale, Claudia Pietropoli - il decreto sull’obbligatorietà del green pass sul posto di lavoro ha convinto molte persone a vaccinarsi e in molti si sono dunque rivolti alla propria farmacia di fiducia».
I numeri delle vaccinazione in farmacia avevano già registrato, in vista dell’arrivo del decreto, un notevole incremento non solo in Polesine, ma in tutto il Veneto. Pochi giorni fa, infatti, erano 27.700 le dosi somministrate nelle 242 farmacie di tutto il Veneto che hanno aderito alla campagna. Questa, nelle farmacie, ha intercettato in modo trasversale un po’ tutte le fasce di età, a partire dai giovani: a oggi hanno scelto di vaccinarsi in farmacia 7.554 trentenni e 6.553 ventenni. E poi ben 5.828 cittadini tra i 40 e i 49 anni e 4.484 tra i 50 e i 59 anni. I farmacisti hanno saputo conquistare la fiducia anche di molti genitori di adolescenti: ben 1.737 le vaccinazioni su utenti tra i 12 e i 19 anni, così come di tanti sessantenni, a quota 1.278, che per qualche motivo avevano tentennato sulla vaccinazione quando era stata inizialmente offerta alla loro classe di età. Un’opera di persuasione a maggior ragione importante nel caso dei 345 over 70 che hanno scelto di vaccinarsi in farmacia.
«Credo che questi numeri - spiega Andrea Bellon, presidente di Federfarma Veneto - siano un riconoscimento del grande impegno messo in campo dalle farmacie per sostenere la campagna di vaccinazione. Un impegno che è organizzativo, ma anche e soprattutto di relazione con il cittadino, per avviare un dialogo con molti utenti che pur non essendo certamente dei no vax , di fronte alla vaccinazione avevano e hanno dei dubbi che il farmacista di fiducia può contribuire a chiarire. Importante è stato il ruolo delle farmacie anche nella vaccinazione dei giovani, soprattutto all’inizio della campagna quando molti non trovavano posto nei Centri di vaccinazione di popolazione, così come per il “recupero” degli over 60, che sappiamo essere la fascia di popolazione potenzialmente più a rischio».
Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, al primo posto per numero di vaccinazioni effettuate nelle farmacie c’è la provincia di Venezia con 6.514 somministrazioni effettuate al 5 settembre, seguita da quelle di Padova (6.086) e Verona (5.766), poi Treviso (2.957), Rovigo (2.942), Vicenza (2.835) e Belluno (679).
CACCIA AI TAMPONI
Alle farmacie, inoltre, si stanno rivolgendo tutti coloro che decidono di non abbracciare la profilassi e necessitano di green pass. Chi, infatti, gode di un’esenzione dal vaccino per patologie, ha la possibilità, fino al 31 dicembre, di sottoporsi al tampone gratuitamente nei punti dell’Ulss 5. In Polesine, per esempio, da dicembre 2020 ad agosto scorso, nelle farmacie aderenti sono stati eseguiti 28.650 tamponi rapidi, dei quali 28.383 sono risultati negativi, due indeterminati e 265 positivi. Con l’obbligo del green pass per recarsi al lavoro, coloro che non sono ancora convinti a vaccinarsi, si sono rivolti alle farmacie del territorio per chiedere addirittura di prenotare settimanalmente il tampone fino a Natale. Un salasso non da poco dal momento che il prezzo stabilito dal decreto è di 15 euro, 8 invece per i minori.
 

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