Elezioni a Rovigo: centrodestra in fibrillazione, Lega pronta a correre da sola

Sabato 17 Febbraio 2024 di Francesco Campi
Il municipio di Rovigo

ROVIGO - Nel gran valzer della campagna elettorale la Lega si dice pronta a ballare da sola. E il ritornello dell’unità del centrodestra sembra sovrastato dalle voci dissonanti. Uno spartito che sembra ricalcare quello del centrosinistra, ormai da mesi cacofonico per l’incapacità di Edoardo Gaffeo e Pd di recuperare un’armonia perduta da tempo, forse mai esistita e solo di comodo per le scorse elezioni.

Ora, però, la campana suona per il centrodestra. Non una campana a festa, perché la coalizione scricchiola. La Lega, infatti, annuncia di essere pronta ad andare in solitaria, vantando anche un sondaggio che vedrebbe uno dei nomi valutati superare il 60% in un eventuale ballottaggio con l’unica figura al momento sola sul palco, ovvero l’ex sindaco dimissionario. Al di là di sondaggi e rivendicazioni, il segnale è chiaro. E non può che essere letto insieme a quanto sta accadendo sul piano nazionale, ma anche, e soprattutto, regionale.

PROVE DI FORZA

Perché il Veneto è diventato una sorta di trincea della guerra, prima fredda, ora caldissima, fra Lega e Fratelli d’Italia: per Matteo Salvini la rielezione di Luca Zaia alla presidenza del Veneto sgombrerebbe il campo interno al partito da una figura ingombrante, ma soprattutto servirebbe a tenere un punto fermo nell’avanzata del partito di Giorgia Meloni, pronto a cannibalizzare il proprio alleato. La sfida delle Europee sarà un confronto fratricida, ma ancor più l’elezione del nuovo presidente del Veneto. E così il preannunciato mancato sì all’abolizione del limite dei due mandati, che permetterebbe a Zaia di correre anche il prossimo anno, ha fatto precipitare le cose. Da un capo all’altro del Veneto arrivano voci di strappi, divisioni, attriti. E Rovigo, unico capoluogo veneto al voto, non poteva fare eccezione. Ora, quindi, i nomi finiscono davvero in secondo piano, non tanto perché non se ne parla a un tavolo, quanto perché sembra mancare il tavolo stesso. Una situazione che sembra spingere Valeria Cittadin a tirarsi fuori, mentre c’è chi torna a riproporre il nome dell’ex sottosegretario Luca Bellotti, fra vecchia guardia di An e nuove leve di Fratelli d’Italia, anche con una raccolta di firme per sostenere la sua candidatura, quale figura politica in grado di mediare. A conferma delle crepe presenti anche in FdI, eloquente il retroscena riportato ieri da Il Fatto quotidiano, un litigio in Senato fra Luca De Carlo, segretario veneto e nome caldo per la sfida al soglio di Zaia, e Bartolomeo Amidei, unico parlamentare polesano indicato nella corrente di Adolfo Urso: il primo avrebbe dato dell’imbecille al secondo per la rottura del tesserino, il secondo avrebbe tacciato l’altro di essere «un pallone gonfiato fuori controllo». Il fatto che entrambi stiano lavorando anche alla scelta del candidato di Rovigo non è confortante per l’area. Per ora fra i nomi resta in quota quello del presidente dell’Ordine dei Medici Francesco Noce, anche se qualcuno in FdI non sembra guardare di buon occhio che la figlia sia della Lega. E nella ridda dei nomi, fra l’altro, è finita anche la stessa Valentina Noce, anche se visto il suo incarico di segretario particolare del ministro della Giustizia Carlo Nordio, pare poco probabile che voglia considerare l’ipotesi. Tanto più con un simile clima.

L’AVVERTIMENTO

Un clima così caldo che anche Noi Moderati abbandona la moderazione: «Forse - ribadisce in una nota - qualcuno si è dimenticato che esiste una quarta forza di governo nel centrodestra, ben radicata sui territori, con tanto di gruppo parlamentare alla Camera, che si riconosce nella figura dell’onorevole Maurizio Lupi. Le nostre liste saranno presentate in tutta Italia con tanto di simbolo e laddove possibile anche con nostri candidati sindaco. Qualcuno, soprattutto a Rovigo, sta sottovalutando il fatto che gli accordi dovranno essere presi anche con Noi e se vi fosse da parte degli “alleati” la presunzione di non renderci partecipi ai tavoli riservandoci pari dignità , peggio per loro perché significa che ci stanno sottovalutando e non ci faremo cogliere impreparati».

 

Ultimo aggiornamento: 08:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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