Cocaina in cucina, bar-kebab chiuso dal questore per un mese

Giovedì 23 Dicembre 2021 di F. C.
La polizia dà esecuzione al provvedimento di chiusura del bar-kebabberia di Porto Viro

PORTO VIRO -  Della cocaina trovata dai carabinieri all'interno della cucina è stata la nuova goccia che ha fatto traboccare il vaso ed ha portato ad un secondo provvedimento di chiusura, dopo quello dello scorso settembre, per il bar, friggitoria, fast food e kebab “Le Ginette”, che si trova al civico 10 della Statale Romea, nel tratto in cui attraversa Porto Viro, non molto distante dal ponte sul Collettore Padano Polesano.

Tuttavia, se a settembre l'allora questore di Rovigo, Raffaele Cavallo, aveva disposto la chiusura per 10 giorni, in particolare per le ripetute baruffe e per le svariate persone trovate in possesso di droga fra i frequentatori del locale, uno addirittura arrestato in flagrante perché beccato nell'atto di spacciare, questa volta il nuovo questore Giovanni battista Scali ha emesso un provvedimento di sospensione della licenza per ben un mese.

In entrambi i casi, a caldeggiare la misura, sono stati i carabinieri della Compagnia di Adria, alla luce dei ricorrenti interventi. L’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, infatti, prevede che «oltre i casi indicati dalla legge, il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l'ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini».

In una nota della Questura si sottolinea come «successivamente alla notifica del primo provvedimento, in cui si dava atto di aver riscontrato negli ultimi mesi, in più circostanze, la concomitante presenza, all’interno del locale, di diverse persone pregiudicate e sequestrato numerose dosi di sostanza stupefacente, gli stessi militari della Compagnia di Adria, alla fine di novembre, hanno sequestrato, all’interno dei locali cucina dell’esercizio pubblico, della sostanza stupefacente di tipo cocaina. Il locale, negli ultimi tempi, è stato oggetto di diverse chiamate al numero di emergenza 112 che hanno reso necessario l’intervento dei carabinieri a causa di liti e risse verificatesi al suo interno.»

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