Ex Caserma Silvestri, partono i lavori di messa in sicurezza: ospiterà l'Agenzia delle entrate e molti archivi

Sabato 22 Luglio 2023 di Francesco Campi
L’ex caserma Silvestri di Rovigo

ROVIGO - Qualcosa finalmente sembra davvero muoversi per il futuro dell’ex Caserma Silvestri, che ha una superficie coperta di oltre 12mila metri quadrati coperti, tettorie comprese e 23mila di area scoperta adibita a verde, parcheggio, area di manovra e campi da tennis, e che nelle intenzioni dovrebbe trasformarsi in una sorta di “Cittadella-storico-tributaria”, accogliendo Agenzia delle entrate, Catasto, Archivio notarile e Archivio di Stato. Anzi, Archivi di Stato perché oltre a quello di Rovigo, dovrebbe accogliere anche quello di Venezia, che occuperà, è stato detto, ben 35 chilometri lineari di scaffalature. È prevista anche la realizzazione di un parcheggio per i lavoratori della “Cittadella”, che non sono pochi perché solo l’Agenzia delle Entrate ne ha circa 140, oltre ad una media di 50/60 utenti giornalieri.

L’INTERVENTO

Il “piano di razionalizzazione” prevede investimenti per 33,6 milioni e il “taglio” di affitti che attualmente sono di circa 800mila euro l’anno. Tuttavia, dopo un’attesa durata oltre due lustri da quando se ne sono andati i militari, non è certo lecito aspettarsi che tutto avvenga ora in quattro e quattr’otto. E, infatti, si va avanti di intoppo in intoppo. Comunque, proprio ieri alle 23.59 è scaduto il termine per la presentazione delle offerte da parte delle aziende interessate ad ottenere l’affidamento dei “servizi di esecuzione delle indagini geognostiche ed ambientali per la caratterizzazione del sito dell’ex Caserma Silvestri e sorveglianza archeologica».

APERTURA BUSTE

E mercoledì 26, alle 14. 30 si procederà all’apertura della busta elettronica relativa alla documentazione amministrativa e si procederà all’esame della documentazione presentata da ciascun concorrente in seduta pubblica telematica. In realtà già c’è stato un primo ritardo, perché originariamente il termine per la presentazione delle offerte era stato stabilito nel 14 luglio.

Tuttavia a quella data non era arrivata nemmeno un’offerta attraverso la piattaforma “Acquistinretepa” di Consip per gli appalti digitali. Una delle cinque aziende che erano state invitate alla procedura, «nell’ambito – si spiega nella determina del direttore della direzione regionale dell’Agenzia Demanio - di una manifestazione di interesse già espletata per un servizio analogo alla procedura in oggetto, nel rispetto del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti», ha però inviato una nota nella quale spiegava che «a causa di un problema tecnico di rallentamento di rete, non è stato possibile caricare di tutti i documenti richiesti entro il termine indicato».

E così, visto che il servizio di assistenza della piattaforma ha confermato la possibilità di rallentamenti nelle procedure telematiche, è stato deciso di riaprire i termini della gara. L’importo a base d’asta è di 181.511 euro, Iva esclusa oltre a 1.44 euro per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta, per un totale di 182.955 euro.

RICERCHE GEOGNOSTICHE

In particolare, oltre 84mila euro sono previsti per le analisi e le prove di laboratorio, circa 68mila euro per sondaggi ed installazioni geoambientali, 19mila per le indagini geofisiche, 8mila per la sorveglianza archeologica e 1.700 per la bonifica.

Il piano di caratterizzazione, che è il complesso di accertamenti necessari a ricostruire eventuali fenomeni di contaminazione così da eseguire la bonifica e la messa in sicurezza del sito, è stato richiesto al Demanio lo scorso 12 aprile dal Comune di Rovigo, dopo che nella seduta del 27 gennaio della Conferenza dei Servizi decisoria, alla quale hanno partecipato Provincia, Arpav e Ulss, è emerso il timore che nell’ex caserma di via Gattinara, dove sono presenti anche dei serbatoi interrati, possano essere presenti rifiuti pericolosi ed inquinanti, come l’amianto, dei quali è necessario tenere conto prima di iniziare con i lavori veri e propri.

Già un primo piano di caratterizzazione era stato presentato, ma la Conferenza dei servizi ha espresso «perplessità sull’adeguatezza dell’indagine proposta e si richiede un adeguato approfondimento tecnico al fine di valutare lo stato ambientale del sito e la caratterizzazione di tutti i materiali presenti riconducibili a rifiuti pericolosi».
 

Ultimo aggiornamento: 08:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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