Ex caserma, l'accesso diventa un caso: il nodo blocca il Piano del traffico. Alla Silvestri cittadella Archivi e Agenzia Entrate

Venerdì 6 Maggio 2022 di Elisa Barion
Ex caserma Silvestri

ROVIGO - L'uscita dalla sede della Soprintendenza di Verona porta alla città un nuovo ingresso nell'ex caserma Silvestri. Un accesso che se sarà confermato, sembra destinato a scompigliare l'assetto della viabilità.

L'apertura scelta come alternativa all'accesso principale potrebbe essere, collocata su via Fuà Fusinato, strada a senso unico, lunga all'incirca 300 metri, che collega l'area est al centro. Tutto questo per gestire il flusso di utenti che quotidianamente frequenterà i servizi che saranno collocati all'ex caserma, destinata a diventare la cittadella storico-archivistico-erariale. La scelta, però, sembra destinata a sollevare una serie di punti di domanda ai quali l'amministrazione dovrà dare una risposta.


IL VERTICE
Prima di analizzare questo aspetto, però, bisogna fare un passo indietro. L'ipotesi di aprire un varco su via Fuà Fusinato per creare il nuovo accesso all'ex area militare, dismessa dal ministero della Difesa e trasferita al Demanio civile nel 2015, è emersa a margine dell'incontro che il sindaco Edoardo Gaffeo ha avuto con la Soprintendenza a Verona. Incontro al quale il Comune ha partecipato con una folta delegazione di tecnici per fare il punto su diverse questioni, prima fra tutte il futuro dell'ex caserma. «Con la Soprintendenza - spiega il sindaco - stiamo portando avanti un ragionamento sull'apertura alternativa dell'area che potrebbe essere su via Fuà Fusinato. La proposta ci vede interessati dal momento che sono coinvolti il traffico e la viabilità cittadini».
Non a caso il Piano del traffico, cui la giunta sta lavorando da anni, è ancora al vaglio degli uffici tecnici anche, ma non solo, per le valutazioni legate al futuro dell'ex caserma. Del resto, secondo le cifre fornite in più occasioni da Gaffeo, relative alle stime degli utenti che potrebbero usufruire dell'area, solo l'Agenzia delle Entrate ha circa 140 dipendenti che ogni giorno si recheranno in ufficio. A questi vanno aggiunti circa 50 o 60 utenti giornalieri. Una stima al ribasso perché nell'ex Silvestri troveranno casa, secondo i piani, gli Archivi notarile, di Stato di Rovigo e gran parte di quello di Stato di Mestre. Un dato significativo è rappresentato dall'investimento messo sul piatto dal Demanio: 35 milioni di euro per la riqualificazione di quello che attualmente è un enorme vuoto urbano di 30mila metri quadrati con all'interno 17 edifici. Riqualificazione cui il Comune sta partecipando sulla base di un accordo di programma che prevede la coprogettazione e l'assegnazione alla città di almeno due spazi: uno adibito a parcheggio e uno a parco pubblico.


LA NECESSITÀ
Per poter accedere a tutto questo serve un secondo ingresso, annunciato da tempo da Gaffeo. Se l'ipotesi iniziale prevedeva di sfruttare la parte retrostante dell'ex caserma, verso viale Oroboni, ora i piani si sono spostati su via Fuà Fusinato, dove l'impatto notevole sembra garantito. La strada, oltre a essere il collegamento diretto con il centro, è stata da pochi anni riqualificata e dotata di una pista ciclabile. L'unico punto di accesso sarebbe a ridosso dell'incrocio già problematico con le via Gattinara e Garibaldi, un punto stretto e con aspetti di rischio dal punto di vista dell'incidentalità e la ciclabile vi passa davanti. L'accesso carrabile all'ex caserma c'è sempre stato all'incrocio, ma quando i mezzi entravano e uscivano, bisognava bloccare il traffico e servivano diverse manovre. Il portale napoleonico su via Gattinara è stretto, ma vincolato e non si tocca. C'è poi un ulteriore cancello, quasi mai usato in passato, quasi all'incrocio tra le via Gattinara e Verona. Ci sarebbe poi da valutare l'apertura delle strade senza uscita laterali di via Verona che arrivano proprio al muro di cinta dell'ex caserma. Strade strette e residenziali, poco adatte.

 

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