Botti di capodanno vietati anche ad Adria: l'ordinanza vale fino alle 14 dell'1 gennaio

Giovedì 28 Dicembre 2023 di G. Fra
Botti di capodanno vietati anche ad Adria: l'ordinanza vale fino alle 14 dell'1 gennaio

ADRIA (ROVIGO) - Niente botti fino all'1 gennaio. Palazzo Tassoni vieta, fino alle ore 14 di Capodanno 2024, fatti salvi eventuali spettacoli di fuochi d'artificio autorizzati secondo la normativa vigente, l'accensione e lo sparo di artifici pirotecnici, di botti, di petardi e similari. Il divieto riguarda i luoghi coperti o scoperti, pubblici o privati, ove transitano o sostano persone o animali, i luoghi di aggregazione o i siti affollati, le aree a rischio di propagazione incendi, le zone nei pressi dell'ospedale, delle scuole di ogni ordine e grado, dei luoghi di culto religioso, nelle vicinanze di monumenti, di edifici o aree di valore storico ed archeologico, di pregio architettonico, di importanza naturalistica ed ambientale.

SOGGETTI TUTELATI

L'ordinanza sindacale contempla anche altri siti qualora non sia possibile controllare che, in presenza di bambini, animali e altri soggetti deboli, essi non possano essere tenuti sempre a debita distanza da chi fa uso dei fuochi e in condizioni di sicurezza.

Gli artifici pirotecnici di libera vendita potranno essere esplosi in zone isolate, a debita distanza dalle persone e animali. Il divieto non si applica agli artifici a effetto prevalentemente luminoso che non producano effetto scoppiettante. I botti dovranno essere acquistati esclusivamente dai rivenditori autorizzati. Sarà inoltre vietato raccogliere gli artifici inesplosi ed affidare a minori prodotti che, anche se non vietati, richiedano perizia nell'utilizzo. La violazione dell'ordinanza sindacale comporterà l'applicazione di una sanzione amministrativa da 25 a 500 euro, salvo l'applicazione di ulteriori norme che comportino sanzioni amministrative o penali in materia.

«L'amministrazione comunale - scrive il sindaco Massimo Barbujani nell'ordinanza - è particolarmente attenta al problema e intende adottare le precauzioni necessarie ad assicurare l'incolumità e la sicurezza pubblica garantendo che le manifestazioni, sia programmate che spontanee, si svolgano nelle condizioni più idonee per la sicurezza generale. Ritenendo comunque insufficiente e realisticamente non esaustivo il ricorso ai soli strumenti coercitivi, intende appellarsi soprattutto al senso di responsabilità individuale ed alla sensibilità collettiva, affinché ciascuno sia pienamente consapevole delle implicazioni e delle conseguenze che tale tradizione può avere per la sicurezza sua e degli altri, e possa anche decidere, in piena libertà, di abbandonarla».

Ultimo aggiornamento: 12:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci