Allarme per Veneto Sviluppo:
«Spariti 20 milioni di euro»

Martedì 1 Aprile 2014 di Alda Vanzan
Il Consiglio Regionale del Veneto
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VENEZIA - Quanti consiglieri regionali del Veneto sapevano che la "banca" di palazzo Balbi, vale a dire il braccio finanziario "Veneto Sviluppo", ha avuto «un ammanco di 20 milioni di euro»?



E quando mai l’assemblea legislativa è stata portata a conoscenza del fatto che questa società - controllata per il 51% dalla Regione e per il 49% da nove istituti bancari - ha deciso una serie di partecipazioni che nel giro di pochi mesi si sono dimostrate fallimentari?



Per dire: circa un lustro fa Veneto Sviluppo entra in "Attiva", una società che metteva assieme alcuni comuni veneziani e padovani, e ci rimette 4 milioni di euro. Idem con un ’altra società, la "XGroup". Siamo a Palazzo Ferro Fini, in un’aula praticamente deserta del consiglio regionale del Veneto come mostra la foto qui a lato, e a raccontare dei «fallimenti» della finanziaria regionale è uno dei pochi consiglieri di maggioranza presenti: Moreno Teso.



Tolti Ciambetti, Chisso e Stival, i banchi della giunta sono infatti vuoti. E anche i banchi dei consiglieri, dalla Lega a Forza Italia al Nuovo Centrodestra, brillano per assenze. Del resto, questa è una seduta straordinaria, chiesta da Giovanni Furlanetto che ha raccolto le firme e ottenuto la convocazione. È così che Teso, del gruppo di Forza Italia, "svela" le perdite di Veneto Sviluppo. E non solo: «Vi invito ad andare a guardare chi c’era nei consigli di amministrazione delle società che hanno visto l’ingresso di Veneto Sviluppo, salvo poi fallire».



Il consigliere non fa nomi, ma tra i banchi l’indizio è chiaro: anche se ora "Attiva" è in liquidazione, come presidente del Cda aveva Gian Michele Gambato, che presiede Sistemi Territoriali. I maligni si battono di gomito: un altro attacco di Teso all’assessore Renatio Chisso, considerato che Sistemi Territoriali e Gambato hanno come riferimento l’assessorato alle Infrastrutture? O magari anche all’assessore Isi Coppola, ieri peraltro in congedo? Tant’è, finisce con un nulla di fatto.



Ascoltata la relazione del direttore di Veneto Sviluppo, Gianmarco Russo, che ha spiegato le finalità di costituire una Sgr (Società di gestione del risparmio) con il Friuli Venezia Giulia - tra l’altro era stato il consiglio regionale nel 2012 a dare indicazioni in tal senso - l’aula ha rimandato la questione alle commissioni competenti, Bilancio e Attività produttive.



Roberto Fasoli, Pd: «Abbiamo il diritto e il dovere di approfondire come vengono impiegate le risorse». Apprezzamenti invece da Dario Bond, Pdl-Fiv: «Veneto Sviluppo ha riportato in attivo la gestione realizzando nell’ultimo anno 6,8 milioni di utile. Il punto è che la Regione dovrebbe dare più soldi a Veneto Sviluppo: per il 2014 abbiamo stanziato solo 19 milioni, mentre la società ne chiedeva 60».
Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 09:05 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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