Il Piano Casa in Veneto cambia
di nuovo: si risparmia sull'Imu

Venerdì 28 Marzo 2014 di Alda Vanzan
Il Piano Casa in Veneto cambia di nuovo: si risparmia sull'Imu
VENEZIA - Piano casa, si cambia. Dopo le proteste dei sindaci e le bordate del centrosinistra, ma soprattutto dopo i rilievi del Consiglio dei ministri che hanno portato all’impugnazione della legge sugli ampliamenti degli edifici, ecco che da Palazzo Balbi arrivano i correttivi al Piano casa Ter approvato l’anno scorso.



Nell’ultima seduta la giunta regionale del Veneto ha licenziato non solo una circolare interpretativa (perché nel frattempo valgono le norme del Piano casa Ter), ma anche un disegno di legge che da una parte applica gli impegni sottoscritti con Palazzo Chigi nella riunione del 27 gennaio e dall’altra accoglie alcune richieste arrivate dai Comuni. Marino Zorzato, vicepresidente e assessore all’Urbanistica, puntualizza: non è una marcia indietro, semmai un miglioramento della normativa.



Il futuro Piano Casa Quater - ammesso che venga approvato dall’aula così come è stato formulato a Palazzo Balbi - interviene in 9 ambiti. 1) Si chiarisce la controversa norma della distanza dell’ampliamento: i 200 metri si misurano dal fabbricato, non dal lotto. 2) Per familiari si comprende anche il convivente more uxorio. 3) Per i mega interventi, quelli superiori ai 1000 metri cubi o ai 350 metri quadri, l’ultima parola spetta al Comune: serve un Pua, Piano attuativo. 4) Viene chiarito che il Piano Casa, quale norma straordinaria, prevale sulle norme dei regolamenti edilizi e degli strumenti urbanistici comunali. 5) Gli oneri di urbanizzazione per la "prima casa" vengono parzialmente reintrodotti: ci sarà una sorta di franchigia all’interno della quale è prevista la riduzione o l’esonero di 150 mc per gli ampliamenti e di 800 metri cubi per le ricostruzioni, mentre per le parti eccedenti tali volumi bisognerà pagare interamente il contributo di costruzione. 6) Si interviene sul controverso comma c dell’articolo 9 del Piano casa Ter chiarendo che i Comuni potranno individuare aree e/o edifici per i quali non sarà possibile applicare il Piano Casa e che tali strumenti avranno efficacia se adottati successivamente al Piano casa.



Questo - ha puntualizzato Zorzato - comporta che i cittadini si possono tutelare presentando osservazioni ai Piani dei Comuni. 7) Nel Piano casa Quater si tiene conto, come aveva chiesto Palazzo Chigi, della difesa idrogeologica. 8) La tempistica ridotta per le varianti urbanistiche viene estesa anche ai Comuni che ancora non hanno i Piani di intervento. 9) Arrivano le "Varianti Verdi": i cittadini proprietari di fondi edificabili potranno far togliere l’edificabilità (e quindi non pagare più l’Imu) e tornare ad avere terreni agricoli senza che i Comuni debbano fare apposite varianti.



Zorzato ha detto di avere presentato informalmente il disegno di legge all’opposizione, aggiungendo che il provvedimento della giunta non potrà essere discusso assieme a quello presentato a suo tempo dal Pd: «Sono due cose diverse».



«Ci attendevamo - hanno ribattuto i democratici Lucio Tiozzo e Bruno Pigozzo - che Zorzato venisse subito in commissione per comunicare l’esito delle decisioni della giunta, ma l’assessore non si è fatto vedere. Vogliamo dunque vedere nel dettaglio i contenuti della proposta di legge di modifica, tenendo presente che già a gennaio è stata depositata la nostra».
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