Vaccini ai sessantenni, il sito della Regione preso d'assalto per le prenotazioni

Martedì 27 Aprile 2021 di Alda Vanzan
Vaccinazioni in Veneto
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VENEZIA - Con quattro giorni di anticipo rispetto al tabellone colorato diffuso venerdì scorso, la Regione del Veneto apre le vaccinazioni agli over 60 già dopodomani, giovedì 29 aprile anziché lunedì 3 maggio. Una decisione, ha spiegato il governatore Luca Zaia, motivata dal fatto che c'è disponibilità di vaccini: ieri mattina in magazzino c'erano 134.000 dosi complessive cui se ne sono aggiunte in giornata 19.000 di Moderna fresche di consegna e 10.000 di AstraZeneca, mentre per domani è prevista la fornitura di Pfizer buona per altre 170.000 inoculazioni. Con questi numeri, ma complice anche la titubanza degli over 70 che paiono tirarsi indietro quando sentono che il vaccino loro destinato è il Vaxzevria AstraZeneca, Palazzo Balbi ha così deciso di anticipare la somministrazione ai sessantenni, aprendo le prenotazioni ieri pomeriggio in tutte le Ulss.
Colpisce, invece, il fatto che tanti settantenni stiano rinunciando, addirittura ci sono state persone che dopo aver fatto la fila al Cvp, il Centro di vaccinazione per la popolazione, hanno alzato i tacchi e se ne sono andate: AstraZeneca? No, grazie.

Ed è in questo contesto che si colloca la nuova polemica tra il governatore e l'opposizione: per il Pd la motivazione dei rifiuti starebbe nella «morbidezza» dimostrata da Zaia nei confronti della vaccinazione. Accusa che il presidente della Regione respinge: «Noi saremmo morbidi? Ma se siamo la Regione che vaccina più di tutti? Chi vogliono che andiamo a vaccinare, cani e gatti?».


L'ASSALTO

Dopo che a mezzogiorno e mezzo, nella consueta diretta social e televisiva, il presidente Zaia ha annunciato per le ore 14, cioè poco più di un'ora dopo, l'apertura delle prenotazioni per la persone con più di sessant'anni, il portale delle vaccinazioni (www.vaccinicovid.regione.veneto.it) è stato preso d'assalto. «Portali in tilt», hanno denunciato i consiglieri del Pd capitanati da Vanessa Camani. «Giovedì avremo 200mila vaccini a disposizione, per questo motivo abbiamo anticipato il calendario», ha spiegato Zaia, ricordando che le agende degli over 80, dei vulnerabili, dei fragili e degli accompagnatori over 60 restano sempre aperte. Perché gli accompagnatori over 60 dei disabili e non tutti gli accompagnatori come si legge nell'ordinanza numero 6 del commissario Figliuolo? Perché, come ha ribadito ieri l'assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, «il Veneto ha deciso di procedere per fasce di età, è una precisa scelta». Quindi se un caregiver o i conviventi di disabili e fragili hanno più di 70 anni di età, potevano prenotarsi già nei giorni scorsi; da ieri, avendo aperto anche ai sessantenni, possono prenotarsi anche gli accompagnatori più giovani, fino ai 60 anni. E gli altri? I più giovani? «Al momento della vaccinazione del disabile o della persona fragile - ha detto Lanzarin - si registrano i nomi dei conviventi» perché vengano presi in carico dalla rispettiva Ulss in base agli arrivi delle dosi dei vaccini. Dopodiché ogni Ulss si muove come vuole: ieri la 3 Serenissima di Venezia ha aperto uno slot per conviventi di immunodepressi e conviventi/caregiver di disabili gravi.


I NUMERI

Finora 1.024.848 di veneti su 4,2 milioni, pari al 21%, hanno avuto la prima dose di vaccino. In base al report diffuso dalla Regione, nella giornata di domenica 25 aprile sono state somministrate 18.746 dosi, di cui 4.845 richiami. Complessivamente, dal 27 dicembre a domenica, sono state somministrate il 91,7% delle dosi ricevute, i cicli completati sono 465.829 (9,5% della popolazione). La suddivisione per categorie: ha avuto almeno una dose il 59,5% della popolazione 70-79 anni, il 63,2% di disabili, il 49,1% di vulnerabili.
Tra tutti questi dati, ne emergono due: i settantenni faticano a vaccinarsi (a Venezia neanche la metà) e gli ottantenni si dimenticano della seconda dose. Il presidente della Regione si è così rivolto a entrambi: «Faccio un appello ai settantenni: vaccinatevi e se avete difficoltà con Internet ci sono le farmacie e in molti Comuni anche i Servizi sociali. Agli over 80 ricordo che bisogna fare anche la seconda dose». In questo ambito si è inserita la polemica con il Pd che ha accusato Zaia di avere lanciato «messaggi ambigui e inaccettabili sulla libera scelta». Per Zaia i rifiuti sono dipesi invece dal dibattito su AstraZeca: «Ha pesato tantissimo, c'è chi lo rifiuta quando se lo sente proporre».
 

Ultimo aggiornamento: 17:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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