Trivellazioni petrolifere in Adriatico:
è subito concorrenza con la Croazia

Mercoledì 3 Settembre 2014 di Luca Cifoni
(archivio)
4
Piano nazionale per la realizzazione di inceneritori, via libera alle trivellazioni petrolifere comprese quelle in Adriatico, procedure di urgenza per l'edilizia scolastica. E anche spinta all'aggregazione nel settore dei servizi pubblici locali, con l'aggiunta di una norma che prevede la possibilità del fallimento anche per le società a capitale interamente pubblico. Sono alcune delle novità presenti nell'ultima versione del decreto sblocca-Italia: il testo approvato venerdì in Consiglio dei ministri - come già accaduto per altri provvedimenti - non è ancora arrivato in Gazzetta ufficiale e dunque sono possibili ulteriori aggiustamenti e ritocchi nelle prossime ore.

SOCIETÀ PARTECIPATE - Si valuta in particolare l'inserimento delle norme sulle società partecipate degli enti locali (che il commissario alla revisione della spesa Carlo Cottarelli vorrebbe concentrare nella legge di Stabilità). Stralciate quelle che ne prevedevano la quotazione in Borsa, potrebbero restare altre disposizioni che hanno come obiettivo la concentrazione territoriale dei servizi pubblici locali di rilevanza economica (acqua, gas, elettricità, rifiuti, trasporto pubblico).

Per ottenere questo risultato, viene resa obbligatoria l'adesione degli enti locali agli ambiti territoriali ottimali, e queste strutture saranno le sole destinatarie dei finanziamenti pubblici. È previsto anche uno stanziamento di 500 milioni per gli investimenti infrastrutturali degli enti locali che aggregano le proprie società. Viene poi modificata la legge fallimentare del 1942, che si applicherà anche alle società a capitale interamente pubbliche, comprese quelle affidatarie in house. Dopo l'eventuale fallimento, le amministrazioni pubbliche non potranno costituire nuove società per gli stessi servizi.

Un altro articolo, classificato “da valutare”, prevede che entro novanta giorni siano individuati gli impianti di recupero di energia dai rifiuti (esistenti o da realizzare) necessari per realizzare un sistema integrato di termovalorizzatori, con l'obiettivo del riequilibrio tra le aree del territorio nazionale e la possibilità di trattare rifiuti di altre Regioni.

PETROLIO IN ADRIATICO - In campo energetico accanto allo sblocco del gasdotto Tap sono state introdotte misure «per la valorizzazione delle risorse energetiche nazionali». Le attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio di gas avranno carattere di «interesse strategico e di pubblica utilità». Inoltre il ministero dell'Ambiente potrà autorizzare progetti sperimentali di coltivazione di giacimenti «al fine di tutelare le risorse di idrocarburi in mare localizzate in ambiti posti in prossimità delle aree di altri paesi rivieraschi oggetto di attività di ricerca e produzione». Il riferimento è evidentemente al caso del petrolio in Adriatico oggetto dell'attenzione della Croazia.

Infine ci saranno procedure d'urgenza anche per l'edilizia scolastica. Gli interventi di messa in sicurezza delle scuole potranno essere avviati anche in caso di ricorsi contro l'aggiudicazione e al di sotto di certi importi con procedure di gara semplificate o anche con affidamento diretto.
Ultimo aggiornamento: 10:35

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci