VENEZIA - Sposer Caterina Varzi perch la donna che pi ho amato. Dopo la mia prima moglie Carla Cipriani, che tutti chiamavano Tinta; Caterina la donna che pi mi ha dimostrato amore. Mi stata accanto nel momento difficile della malattia. Senza di lei non sarei qui. E poi bella, tanto bella, sexy, intelligente.
Questa la dichiarazione d’amore con la quale Tinto Brass, 80 anni, maestro del cinema erotico italiano, ha annunciato in esclusiva al settimanale “Chi”, ora in edicola, le nozze con Caterina Varzi, avvocato, psicanalista e attrice. Il regista e la sua fidanzata si conoscono dal 2008, due anni dopo la scomparsa della moglie di Brass, Carla Cipriani. Caterina Varzi è rimasta accanto al regista dopo il terribile ictus che lo ha colpito quattro anni fa togliendogli la parola e la memoria.
«Quando ho ripreso coscienza ed ero immobile e non riuscivo a parlare», ricorda Brass «Caterina era lì e io riuscivo a pensare solo: ”Quanto sei bella”. È stato un momento difficile, la verità è che ho pensato anche al suicidio. Invece eccomi qui. Caterina mi ha riportato alla vita e alla memoria partendo da quello che ho più amato, il cinema: mi ha fatto ascoltare le colonne sonore dei miei film, mi ha riletto gli articoli d’epoca. Così, piano piano, mi ha fatto ritornare a essere quello di prima. Anzi, più forte».
Quindi il maestro dell’Eros ha abbandonato la vita trasgressiva? «Sapete cos’è veramente trasgressivo, oggi?», risponde Brass. «L’amore. Ecco perché mi sposo». (R.C.)
L'intervista integrale sul Gazzettino in edicola o nell'edizione digitale cliccando qui.
Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 17:10
© RIPRODUZIONE RISERVATA Questa la dichiarazione d’amore con la quale Tinto Brass, 80 anni, maestro del cinema erotico italiano, ha annunciato in esclusiva al settimanale “Chi”, ora in edicola, le nozze con Caterina Varzi, avvocato, psicanalista e attrice. Il regista e la sua fidanzata si conoscono dal 2008, due anni dopo la scomparsa della moglie di Brass, Carla Cipriani. Caterina Varzi è rimasta accanto al regista dopo il terribile ictus che lo ha colpito quattro anni fa togliendogli la parola e la memoria.
«Quando ho ripreso coscienza ed ero immobile e non riuscivo a parlare», ricorda Brass «Caterina era lì e io riuscivo a pensare solo: ”Quanto sei bella”. È stato un momento difficile, la verità è che ho pensato anche al suicidio. Invece eccomi qui. Caterina mi ha riportato alla vita e alla memoria partendo da quello che ho più amato, il cinema: mi ha fatto ascoltare le colonne sonore dei miei film, mi ha riletto gli articoli d’epoca. Così, piano piano, mi ha fatto ritornare a essere quello di prima. Anzi, più forte».
Quindi il maestro dell’Eros ha abbandonato la vita trasgressiva? «Sapete cos’è veramente trasgressivo, oggi?», risponde Brass. «L’amore. Ecco perché mi sposo». (R.C.)
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