Reddito di cittadinanza, ecco tutti i tagli in Veneto comunicati con l'sms

Sabato 5 Agosto 2023 di Angela Pederiva
Reddito di cittadinanza, ecco tutti i tagli in Veneto comunicati con l'sms

VENEZIA - Di cosa si parla, quando in Veneto si dice che da martedì è stato sospeso il Reddito di cittadinanza? Si discute dello stop a meno di un sussidio su dieci: i 2.141 sms inviati dall'Inps, infatti, riguardano l'8,6% dei 24.782 nuclei familiari che fra gennaio e luglio del 2023 hanno incassato almeno una mensilità pari mediamente a 513 euro, coinvolgendo circa 3.000 persone su un totale di 47.687.

Famiglie che già ad agosto saranno contattate dai Centri per l'impiego, in quanto la Regione vuole accelerare le procedure di accesso alla nuova fase del Supporto per la formazione e il lavoro, che scatterà dal 1° settembre: l'assegno di 350 euro a testa (per un massimo di 12 mesi) sarà erogato a chi parteciperà alle politiche attive, cioè entrerà in un percorso di ricollocazione come quelli del programma Gol, che a livello veneto registra un tasso di successo del 51% dopo 185 giorni di iscrizione, a fronte di una media nazionale del 28,4%.


LA RADIOGRAFIA
Si tratta del piano di interventi, finanziato con i fondi del Pnrr, per l'inserimento nel mondo del lavoro. Secondo il monitoraggio condotto da Veneto Lavoro, diretto da Tiziano Barone, nei primi sei mesi di quest'anno lo strumento Garanzia occupabilità lavoratori ha coinvolto 96.272 disoccupati, di cui il 4,6% percepisce il Rdc. Per la maggior parte si trattava di donne (60%), italiane (75%), di età compresa tra i 30 e i 54 anni (51%). Dopo le attività di riqualificazione professionale, ha trovato un impiego soprattutto la componente maschile (53% contro il 50% di quella femminile), più giovane (60%) e disoccupata da meno di 6 mesi (54%). Questa radiografia dà un'idea delle prospettive che si aprono per i 2.141 nuclei che, pur avendo un reddito familiare fino a 6.000 euro al mese, non hanno a carico minori, disabili o anziani, per cui non ottengono più il Rdc, ma in qualità di "occupabili" possono fruire del Sfl. «Una misura che non è necessariamente peggiorativa dal punto di vista economico osserva Filippo Pagano, direttore regionale dell'Inps se si considera che una famiglia di due persone finora riceveva poco più di 500 euro in tutto, mentre adesso ne arriveranno 350 a testa, quindi 700 in totale. Per procedere con i pagamenti, attendiamo solo di conoscere gli ultimi dettagli organizzativi che saranno contenuti nella versione definitiva del decreto, in quanto la norma prevede che l'erogazione avvenga dal momento in cui inizia l'effettiva partecipazione ai corsi di riqualificazione e aggiornamento».


L'ITER
La bozza inviata alla Conferenza Stato-Regioni, in vista della seduta di lunedì, tratteggia questo iter. Si parte con la presentazione della domanda all'Inps: direttamente sul portale dell'istituto attraverso lo Spid, la Carta di identità elettronica o la Carta dei servizi Cns, oppure attraverso i patronati o i Caf. In quel momento all'utente verrà chiesto di iscriversi al Sistema informativo per l'inclusione sociale e lavorativa, in modo da poter sottoscrivere il Patto di attivazione digitale, previa verifica dei dati Isee. A quel punto il richiedente potrà andare al Centro per l'impiego per firmare il Patto di servizio e aderire a un programma di ricollocazione. «Ma questo in Veneto avverrà già ad agosto assicura l'assessore regionale Elena Donazzan grazie alla solidità del nostro sistema di politiche attive dal lavoro e ai numeri contenuti della platea anche per effetto dei serrati controlli contro i "furbetti" che abbiamo effettuato in questi anni. Ancora lunedì ho dato indicazione al direttore Barone di riunire i responsabili territoriali, per procedere nei prossimi giorni alla convocazione degli interessati. Sarà chiesto loro di aggiornare la propria situazione e di iscriversi ad almeno tre agenzie per il lavoro, in modo da poter cominciare al più presto le attività di formazione e reinserimento. Inoltre siamo una delle tre Regioni, con le Marche e l'Umbria, che ha comunicato al ministero la propria disponibilità a testare fin da subito la nuova piattaforma informatica che entrerà poi a regime da settembre. In tutto questo Regione, Inps e Veneto Lavoro opereranno insieme, nella cabina di regìa che aprimao anche all'Anci, per sostenere i sindaci nella gestione dell'Assegno di inclusione che dal 1° gennaio sarà liquidato alle famiglie bisognose con soggetti fragili».

Ultimo aggiornamento: 12:39 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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