Morti della seconda ondata, dopo la diretta Zaia, l'opposizione "invade" la Protezione civile

Martedì 4 Maggio 2021 di Alda Vanzan
La conferenza stampa dei consiglieri d'opposizione in Regione Veneto davanti alla Protezione civile di Marghera
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VENEZIA Istituire una commissione speciale di inchiesta sull'aumento in Veneto dei contagi e dei decessi da Covid-19 nel periodo compreso tra l'ottobre 2020 e il marzo 2021. È la richiesta avanzata dai gruppi di opposizione in consiglio regionale del Veneto che ieri si sono presentati a Marghera per illustrare la proposta di deliberazione amministrativa lanciando la sfida al governatore Luca Zaia: «Gli chiediamo di mettere anche la sua firma». E dopo la conferenza stampa all'aperto, nel piazzale della Cita, i consiglieri regionali sono entrati nella sede della Protezione civile, spettatori in presenza della diretta social e televisiva del presidente Zaia. Il quale non si è opposto all'istituzione della commissione di inchiesta, ma ha detto chiaramente che non metterà il suo nome: «Non firmo neanche le interrogazioni dei consiglieri della mia maggioranza».


GELO
Il primo a entrare in sala, quando Zaia davanti alle telecamere stava cominciando a mostrare i cartelli del bollettino dei contagi, è stato lo speaker dell'opposizione Arturo Lorenzoni.

Dietro a lui Anna Maria Bigon, Vanessa Camani e Andrea Zanoni che con Giacomo Possamai, Francesca Zottis, Elena Ostanel, Erika Baldin e Cristina Guarda poco prima avevano elencato le mancanze della maggioranza leghista. «Buongiorno - li ha salutati Zaia -. Siete tamponati?». Una conferenza stampa anomala sia per la presenza degli avversari politici che per la durata, neanche mezz'ora, e monopolizzata dalle accuse che pochi minuti prima gli esponenti di Pd, Veneto che Vogliamo, M5s, Europa Verde, avevano rivolto al presidente della Regione e alla sua maggioranza.


LE ACCUSE
Tre i temi che erano stati affrontati nel piazzale dall'opposizione: la mancanza di risposte sull'emergenza pandemica; la continua assenza di Zaia dai luoghi deputati al confronto, cioè il consiglio regionale; la necessità di fare chiarezza. «Sono passati 200 giorni esatti dal primo consiglio regionale - ha detto Lorenzoni -. In questi mesi abbiamo presentato 200 interrogazioni, ma solo a 81 è stata data risposta, peraltro con un ritardo medio di 68 giorni. La metà, 99, vertevano sulla pandemia e solo 41 sono state affrontate. Vogliamo capire cos'è accaduto: a metà dicembre nella nostra Regione sono stati registrati 1.028 casi ogni 100.000 abitanti, quando la media nazionale era di 329 casi ogni 100.00 abitanti. Si tratta di un dato molto preoccupante che va approfondito». Il capogruppo dem, Giacomo Possamai: «È paradossale che noi si debba venire qui a Marghera, non c'è un altro presidente di Regione, in Italia, che ripudi i luoghi delle istituzioni come sta facendo Zaia». «C'è un problema di agibilità politica», ha denunciato Guarda elencando le difficoltà anche nell'accesso agli atti. Da Zottis, Zanoni, Bigon, Baldin, Ostanel un raffica di accuse, dai tamponi rapidi (con Il Veneto che Vogliamo che ha anche mandato una lettera di solidarietà al professor Andrea Crisanti accusato di diffamazione da Azienda Zero) alla mancata zona rossa. Fino alla richiesta finale: l'istituzione di una commissione di inchiesta. «Zaia esca dal bunker nel quale si è nascosto da mesi, venga in consiglio regionale - ha detto la dem Vanessa Camani - e firmi con noi la richiesta della commissione speciale».


LA REPLICA
«Non c'è nessuna riserva da parte mia che venga istituita una commissione di inchiesta del consiglio regionale su questi temi», ha risposto Zaia durante la diretta social e televisiva, escludendo però di firmare l'atto e invitando invece ad aggregare questa nuova commissione con quella sulle case di riposo sorta la scorsa estate: «L'importante è che i lavori si chiudano con un verbale e lo si mandi alla Procura».
E nessuna marcia indietro rispetto alla decisione di riferire in Quinta commissione Sanità, anziché in consiglio regionale, su questi 14 mesi di emergenza sanitaria. L'audizione si terrà oggi a mezzogiorno, se non ci saranno voti contrari la seduta sarà esclusivamente in diretta streaming dal sito di Palazzo Ferro Fini: con il governatore ci sarà un nutrito gruppo di tecnici, tutti gli esperti che hanno affiancato la Regione in questi mesi, dalla responsabile della Prevenzione Francesca Russo al coordinatore delle Terapie intensive Paolo Rosi alla direttrice dello Zooprofilattico Antonia Ricci. «Siamo disposti ad andare al vedo fin che si vuole», ha detto Zaia.

 

Ultimo aggiornamento: 07:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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