TRIESTE - I Carabinieri di Trieste hanno scoperto due appartamenti, in via Sette Fontane e via dei Montecchi, nei quali si prostituivano ragazze cinesii.
L'attività investigativa, coordinata dal procuratore Federico Frezza, ha permesso di individuare un call center di Milano al quale i clienti si rivolgevano e dal quale venivano indirizzati verso le prostitute a Trieste. Il 17 dicembre i Carabinieri hanno proceduto a Milano al fermo di polizia giudiziaria della telefonista, una cittadina cinese del 1970.
Invece a Trieste hanno tratto in arresto un’altra cittadina cinese che esercitava il meretricio. Ulteriori sviluppi investigativi hanno consentito di procedere, il 2 gennaio scorso, al fermo di polizia giudiziaria per gli stessi motivi di altre due cittadine cinesi, la prima residente a Milano, classe 1960, con il ruolo di telefonista e la seconda, classe 1965, domiciliata a Reggio Emilia, tenutaria dell'appartamento dove veniva esercitata l'attività di prostituzione. Sequestrati quattromila euro, considerati provento dell'attività illecita.
Ultimo aggiornamento: 18:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'attività investigativa, coordinata dal procuratore Federico Frezza, ha permesso di individuare un call center di Milano al quale i clienti si rivolgevano e dal quale venivano indirizzati verso le prostitute a Trieste. Il 17 dicembre i Carabinieri hanno proceduto a Milano al fermo di polizia giudiziaria della telefonista, una cittadina cinese del 1970.
Invece a Trieste hanno tratto in arresto un’altra cittadina cinese che esercitava il meretricio. Ulteriori sviluppi investigativi hanno consentito di procedere, il 2 gennaio scorso, al fermo di polizia giudiziaria per gli stessi motivi di altre due cittadine cinesi, la prima residente a Milano, classe 1960, con il ruolo di telefonista e la seconda, classe 1965, domiciliata a Reggio Emilia, tenutaria dell'appartamento dove veniva esercitata l'attività di prostituzione. Sequestrati quattromila euro, considerati provento dell'attività illecita.