GORIZIA - Sono scattati i controlli della Polizia tra Italia e Slovenia, raffica di verbali per i camionisti. La Polizia Stradale di Gorizia ha dato il via all’operazione “Side by side”, consistente in controlli di cooperazione transfrontaliera con la Polizia Slovena.
Predisposto anche un Ufficio Mobile per la redazione degli atti e uno per l’eventuale accompagnamento di persone da sottoporre agli accertamenti fotodattiloscopici per l’individuazione della esatta identità. Sono stati eseguiti mirati controlli, sui mezzi pesanti adibiti al trasporto di merci comprese quelle pericolose e su quelli adibiti al trasporto di persone come autobus e minivan, sia d’immatricolazione nazionale che straniera. Gli agenti hanno esteso i controlli anche ai conducenti dei veicoli, per la verifica del loro stato psicofisico nonché del rispetto dei limiti di velocità e dei tempi di guida/riposo, della normativa sul trasporto delle merci pericolose e di tutte le altre prescrizioni sull’autotrasporto previste anche dalla normativa nazionale e comunitaria.
Complessivamente nel primo servizio sono stati controllati 44 mezzi pesanti, di cui 6 di immatricolazione comunitaria. Ben 57 sono state le violazioni contestate, di cui 15 per il mancato rispetto dei tempi di guida e riposo, 10 per il superamento dei limiti di sagoma e di massa, 5 per alterazione del sistema di tracciamento del cronotachigrafo. Sono state così identificate 73 persone il cui profilo è al vaglio della Polizia per l’eventuale applicazione delle misure di prevenzione personali.
Tutte le operazioni svolte su territorio italiano sono state costantemente monitorate da un velivolo della Polizia di Stato appartenente al X Reparto Volo di Venezia, che ha sorvolato la zona. Il nuovo metodo operativo degli agenti attuato ha visto la rimodulazione nell’impiego, attraverso il coordinamento del C.O.A. (Centro Operativo Autostradale), anche di ulteriori pattuglie della Polizia Stradale impegnate nella esecuzione dei Piani compartimentali di Vigilanza Autostradale, tenendo conto dello scenario operativo attuato appunto presso il Casello di Villesse. Al termine delle rispettive attività, i responsabili del dispositivo, sia di quello attuato in Italia e che di quello attuato in Slovenia, hanno condiviso il risultato ribadendo l'interesse a continuare nelle operazioni di cooperazione.