Sandonà difende la tessera sanitaria con il leone, ma i ladri gliela rubano

Mercoledì 17 Aprile 2024 di Angela Pederiva
Sandonà difende la tessera sanitaria con il leone, ma i ladri gliela rubano

VENEZIA - All'ordine del giorno nella seduta di ieri a Palazzo Ferro Fini c'era anche la mozione di Luciano Sandonà per il ripristino del leone di San Marco sulla tessera sanitaria.

Nella compressione dei tempi d'aula, il punto è slittato alle prossime convocazioni, ma non è stato questo rinvio il principale motivo di cruccio per il consigliere regionale del gruppo Zaia Presidente. «Mi hanno rubato il tesserino che aveva ancora il simbolo del Veneto: ho dovuto chiederne uno nuovo che non ce l'ha più e mi dispiace perché ci tenevo tanto», ha confidato con amarezza il padovano durante una pausa dei lavori, spiegando di essere stato vittima di un furto nella città del Santo.


LA MOZIONE
Ormai da due anni Sandonà attende che venga discussa la sua proposta di impegnare la Giunta regionale "a farsi portavoce presso i Ministeri competenti affinché sia ripristinato il logo delle Regioni nello spazio riservato nella tessera sanitaria". Com'è noto, un decreto emanato dal dicastero dell'Economia ha disposto che sulle "card" generate a partire dal 1° marzo 2022 non compaiano più i loghi regionali, dunque né i gonfaloni locali accanto alla bandiera italiana e al vessillo europeo, né gli animali identitari quali sono appunto il leone di San Marco in Veneto e l'aquila araldica d'oro in Friuli Venezia Giulia, solo per citare i casi del Nordest. "Cancellando i simboli di tutte le Regioni, ritenuti evidentemente non necessari, il Ministero rende percepibile la direzione verso cui lo Stato italiano tende a muoversi e cioè rallentare il più possibile l'Autonomia regionale prevista dalla Costituzione", è la posizione dello zaiano riversata nel testo, tornato d'attualità ora che manca un paio di settimane all'approdo della riforma nell'emiciclo di Montecitorio e perciò aumenta la fibrillazione leghista.


IL RACCONTO
È proprio durante questa attesa che i malviventi hanno preso di mira Sandonà a Padova. «È successo mercoledì scorso ha raccontato il consigliere regionale verso le 19.30. Era ancora pieno giorno, avevo parcheggiato l'auto in via Vicenza, davanti a un bar di grande passaggio. Dovevo incontrare un paio di persone, per andare a vedere una situazione di degrado: che beffa. Quando sono tornato alla macchina, ho trovato il lunotto infranto. Nel bagagliaio avevo lasciato una borsa, da cui sono stati presi gli occhiali e il porta-documenti, in cui tenevo la carta d'identità e appunto la tessera sanitaria, ma anche cinque o sei tessere della Lega che avevo conservato malgrado fossero tutte scadute tranne l'ultima. Curiosamente non è stato invece toccato l'iPad rimasto sul sedile, forse perché è stata un'azione rapida e i ladri sono stati disturbati». L'indomani il 55enne ha presentato denuncia, dopodiché ha chiesto il rinnovo dei documenti. La nuova tessera sanitaria gli è già arrivata e, a differenza di quella emessa nel 2019, non riporta più i riferimenti al Veneto. «Questa scadrà il 16 aprile 2030 l'ha mostrata Sandonà e non ha né il gonfalone né il leone. Della versione precedente mi rimane soltanto una fotocopia. Peccato, perché ci ero affezionato, come peraltro alle tessere di iscrizione al partito».

Ultimo aggiornamento: 10:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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