Le Regioni al governo: «Il terzo mandato è necessario»

Fedriga scrive a Calderoli e al senato. Zaia: via il blocco anche agli assessori

Venerdì 23 Giugno 2023 di Alda Vanzan
Le Regioni al governo: «Il terzo mandato è necessario»

VENEZIA - La richiesta parte dalla Conferenza delle Regioni: modificare la legge 165 del 2004 e consentire ai governatori di fare il terzo mandato. Una "necessità" a sentire il presidente della Conferenza, Massimiliano Fedriga, che ha mandato una lettera al ministro Roberto Calderoli e al Senato, dove si discuterà il ripristino dell'elezione diretta delle Province. Ed è in quell'ambito che potrebbe essere riproposto l'emendamento avanzato dalle Regioni all'ultima legge di Bilancio per consentire a Vicenzo De Luca o Stefano Bonaccini di ricandidarsi alla guida della Campania e dell'Emilia-Romagna per la terza volta.

Per Luca Zaia sarebbe la quarta, visto che in Veneto la legge elettorale regionale è entrata in vigore dal 2015 e il primo mandato non viene conteggiato. Un'ipotesi che il governatore del Veneto appoggia in pieno: «Qualcuno dovrebbe spiegare perché il blocco c'è solo per le cariche elettive, sindaci e presidenti di Regione, ma non per i parlamentari. E allora: o per tutti o per nessuno». C'è anche il sì - ma con un distinguo - di Fratelli d'Italia: «Siamo da sempre contro ad ogni iniziativa che contrasti con la volontà popolare, quindi anche ai limiti di mandato - ha detto Luca De Carlo, senatore e coordinatore veneto del partito di Giorgia Meloni -. Credo poi sia nella logica delle cose capire prima dall'interessato (chiunque esso sia) o anche dalla classe politica, se al termine di due o tre mandati esistano o meno gli stimoli per continuare a rivestire un ruolo così delicato e che assorbe in maniera totalizzante. Ma non può essere una norma a limitare la democrazia». Contrario, invece, il Pd veneto: «Ogni comunità deve preparare le classi dirigenti del futuro - ha detto il senatore e segretario regionale Andrea Martella -. Se ha bisogno del "salvatore" è perduta».


LA LETTERA
Nella lettera inviata al ministro Roberto Calderoli e al Senato, Fedriga scrive che «appare necessario estendere il limite di mandato per gli organi di vertice degli enti territoriali a tre legislature». E ha allegato la proposta emendativa presentata lo scorso dicembre in sede di parere sul disegno di legge di bilancio. Un emendamento, tra l'altro, dall'interpretazione dubbia: quando si dice che il limite del terzo mandato "si applica con riferimento ai mandati successivi alle elezioni effettuate dopo la data di entrata in vigore delle leggi regionali di attuazione", potrebbe lasciar intendere un azzeramento del pregresso. Ossia: Zaia - o lo stesso Fedriga in Friuli Venerzia Giulia - potrebbe ripresentarsi per altre tre volte? Fino al 2040?


GLI ASSESSORI
«Sul limite dei due mandati, ho un'idea chiara dal primo giorno, a prescindere dalla mia posizione - ha detto Zaia -. Ho sempre sostenuto che è strano che le uniche cariche che hanno limite di mandato siano i sindaci e i presidenti di Regione, le altre non ne hanno. Sento giustificazioni che rasentano il ridicolo, come chi dice che si potrebbero creare centri di potere. I cittadini sanno benissimo chi scegliere, dire che bisogna mettere un blocco altrimenti si crea una cupola, significa dare degli idioti ai cittadini. Non voglio difendere un presidio, ma ci sono cittadini che mi fermano per strada e mi chiedono "perché non potete ricandidarvi"?». Il blocco, ha aggiunto, aveva un senso quando valeva per tutte le cariche in Regione: consiglieri, assessori, presidente. Poi è stato tolto per i consiglieri e, a questo punto, sarà tolto anche per gli assessori: «Il prossimo nuovo governatore, o "usato" - ha aggiunto sorridendo - deve avere la possibilità di scegliersi gli assessori», ma se 7 su 8 «non sono nominabili vuol dire partire da sottozero. Il che penso sia anche illegittimo». Dunque, in attesa di quella statale per i presidenti, sarà modificata la legge regionale e tolto il limite per gli assessori? «Prima o poi andrà approvata, ma tempo ce n'è, forse le elezioni slitteranno alla primavera 2026».


AUTONOMIA
Capitolo autonomia differenziata: come Calderoli, neanche Zaia si è detto preoccupato della stroncatura dell'Ufficio parlamentare di bilancio. «I nostri tecnici sostengono l'esatto contrario e non penso siano degli sfigati».

Ultimo aggiornamento: 24 Giugno, 11:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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