Trasparenza, dai fiori alle missioni
i rimborsi spese sono "segreti"

Un lungo elenco di titoli. E null’altro. Non una cifra, non un importo, nessuna spiegazione. Tanto che vien da chiedersi a cosa serva pubblicare il Bollettino ufficiale della Regione Veneto. Il Bur dovrebbe essere il "vangelo" dell’amministrazione pubblica regionale, il sito dove trovare tutto ciò che l’ente approva, fa, dispone. Ebbene, quello di ieri per buona parte era inutile visto che di tutti i decreti dei dirigenti del consiglio regionale era possibile consultare solamente il titolo. Lo stesso dicasi per i decreti dei direttori di Palazzo Balbi, sede della Giunta, anche se qui ogni tanto al titolo si associa una scheda illustrativa con l’importo della spesa sostenuta. Ad esempio: è stato reso noto che sono state liquidate le spese di rappresentanza connesse all’attività istituzionale della direzione del governatore: il decreto, il n. 21 del 27 novembre 2015, non dice a quale periodo si riferisce, ma almeno dice quanto è stato speso: 268,50 euro. Delle spese di Palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale presieduto da Roberto Ciambetti, invece, non si sa niente. Per dire: risale al 16 dicembre scorso il decreto numero 26 del dirigente del consiglio regionale che aumenta gli impegni di spesa per il rimborso viaggio ai consiglieri e ai componenti del Corecom. La cifra? Nel Bur non c’è.
Va detto che ieri, caso quasi unico nella statistica delle doppie uscite settimanali del martedì e del venerdì, sono stati pubblicati ben quattro Bollettini ufficiali della Regione e uno di questi, il 17S, conteneva esclusivamente decreti dei dirigenti, sia del Ferro Fini che del Balbi. Ma mentre alcuni decreti del Balbi riportavano sia pur minime descrizioni, quelli dei dirigenti del consiglio si limitavano al titolo. Ad esempio: "Competenze spettanti ai consiglieri regionali per le missioni effettuate in territorio nazionale e all’estero". Quali missioni? Quanto è stato rimborsato? Non si sa. O ancora: con un decreto è stata revocata la procedura di gara aperta per il servizio della rassegna stampa, ma non è dato conoscere i motivi di tale revoca. Né quanto sono costati gli addobbi floreali decisi il 18 novembre e nemmeno gli addobbi natalizi, per non parlare dell’aumento dei costi del garage comunale.
A Palazzo Ferro Fini assicurano che sarà posto rimedio. Certo, non è che vada meglio nella sezione "amministrazione trasparente" del sito del consiglio dove, oltre ai titoli dei decreti, si ritrovano delle sinteticissime schede riassuntive e talvolta gli importi. Sul Bur, il "vangelo" della Regione, nulla di tutto ciò.