Più elicotteri contro gli incendi
la Giunta stanzia sette milioni

Sabato 14 Dicembre 2013 di Maurizio Bait
Più elicotteri contro gli incendi la Giunta stanzia sette milioni
TRIESTE - Sono preziosi, spesso decisivi per l’efficacia di soccorsi in montagna, in caso di disastri ambientali o per i famigerati incendi boschivi, che la scorsa estate hanno flagellato le vallate friulane.

Stiamo parlando degli elicotteri della Protezione civile regionale, che però non appartengono alla Regione ma operano in regime di convenzione che ora la Giunta regionale ha rinnovato per tre anni prolungabili di altri tre per una spesa complessiva, Iva inclusa, pari a 7,320 milioni di euro, Ciò calcolando che il fabbisogno medio annuale è di circa 600 ore di volo e che il costo attuale di mercato oscilla fra i 26 e i 28 euro al minuto per ciascun velivolo. In ogni caso il contratto non prevede importi minimi garantiti ma soltanto il pagamento "a consumo".

L’accordo, in scadenza il 31 marzo prossimo, viene rinnovato dopo tanti anni di collaudata esperienza operativa con un’associazione d’imprese fra Elifriulia ed Helica utilizzando di norma elicotteri Ecureuil AS350 B3. I tre mezzi «sono equipaggiati con gancio baricentrico, benna antincendio boschivo e altre dotazioni idonee allo svolgimento delle missioni», spiega l’assessore. «Questi tre mezzi, identici dal punto di vista tecnico - dettaglia il direttore della Protezione civile Guglielmo Berlasso - si differenziano contrattualmente in quanto uno deve decollare entro 15 minuti dal momento dell'attivazione disposta dalla sala operativa regionale, mentre il secondo entro 120 minuti e il terzo entro le 12 ore dall'attivazione».

Il servizio, però, è destinato da aprila a un importante potenziamento: «Dovrà non soltanto prevedere la disponibilità continuativa per tutti i giorni dell'anno di tre elicotteri operativi», spiega Panontin. «Serve infatti anche la possibilità di integrare la flotta mettendo in campo ulteriori elicotteri con decollo entro 36 ore dall'attivazione». Tale novità «è stata introdotta sulla scorta dell'esperienza di gravi emergenze manifestatesi nell'estate degli anni 2003, 2006 e 2013, eventi che per essere fronteggiati - conclude l’assessore regionale - richiedono l'impiego massiccio e prolungato di numerosi mezzi dal cielo, in località distinte e anche lontane tra loro».

Ultimo aggiornamento: 13:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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