Pedemontana, la strada degli sconti
Pedaggi ridotti del 15% ai residenti

Giovedì 1 Settembre 2016 di Giorgio Gasco
Pedemontana, la strada degli sconti Pedaggi ridotti del 15% ai residenti
2
Cinquanta milioni di euro in più. Il gesto di buona volontà, basterà a convincere Cassa Depositi e Prestiti e permettere, così, di proseguire nei lavori della Pedemontana? È ancora presto per saperlo. Intanto Sis, società d’impresa composta dai fratelli piemontesi Dogliani e dalla Sacyr spagnola, provano a riaprire il tavolo, messo in subbuglio da Cdp che non è convinta che il flusso di traffico ipotizzato in fase di assegnazione dei lavori posso essere tale da permettere la sostenibilità finanziaria dell’opera.

PRIMO PASSO - Ieri la Sis ha presentato il nuovo piano finanziario per rispondere alle obiezioni di Cassa Depositi e Prestiti. Silvano Vernizzi, commissario straordinario all’opera che sta cercando di rimettere insieme le parti, ha ricevuto il documento, ma non intende sbilanciarsi sui contenuti: «Non posso dire altro per rispetto a Cdp. Porterò il nuovo piano finanziario a Roma, il 15 settembre, all’incontro con ministero delle Infrastrutture e Cassa Depositi e Prestiti». 
Vernizzi conferma solo la disponibilità la disponibilità della famiglia Dogliani e della Sacyr ad aprire il portafoglio per impiegare altri 50 milioni (oltre ai 500 già promessi nel progetto originario) che andranno a diminuire la somma di 1,6 miliardi da recuperare con l’emissione di bond per rendere finanziabili i lavori: operazione sostenuta con l’apporto di JP Morgan, società finanziaria con sede a New York.

PEDAGGI - Quando la Sis si è aggiudicata i lavori di costrizione della nuova arteria lunga 110 chilometri (costo attuale, poco oltre i 2 miliardi), aveva presentato un’ipotesi di passaggi di 30mila veicoli al giorno. Dato mai contestato fino al giugno scorso, quando Cassa Depositi e Prestiti ha obiettato considerando la previsione molto azzardata, riducendola, quindi, a 15mila veicoli. La conseguenza: l’opera "non sta in piedi". Tutto, dunque, si è bloccato e sono iniziate le trattative tra Venezia e Roma. Il governo ha continuato a confermare l’utilità della Pedemontana anche se poi ha preferito non spingersi oltre, e, di fatto, accodandosi alle richieste di chiarimenti da parte di Cdp.

La mediazione è venuta dopo un faccia a faccia tra Vernizzi-Sis-ministero, prima delle ferie: riduciamo l’ammontare dei pedaggi, così automobilisti e camionisti saranno invogliati ad utilizzare la Pedemontana. Manovra confermata anche nell’incontro di ieri. Vernizzi, di quanto sarà il taglio delle tariffe? «Non dico nulla, lo saprete il 15 settembre», ribatte l’ermetico commissario. Ma saranno confermati gli "sconti" per i residenti? Identica risposta.
Chi invece sembra essere a conoscenza di cosa potrebbe accadere, è Alessandra Moretti. «Direi che i presupposti ora ci sono tutti affinché la Pedemontana non resti un'incompiuta», dice soddisfatta la capogruppo del Pd in Consiglio regionale. Affidando il suo commento ad una agenzia, la dem si sbilancia: «Il nuovo piano finanziario presentato da Sis prevede una sconto sulle tariffe per gli utenti del 15% e uno sforzo economico notevole sui ricavi». I 50 milioni in più, aggiunge, «dimostrano la volontà da parte del concessionario di trovare una soluzione per non rischiare posti di lavoro e crisi aziendali e portare a termine l'opera». Per la dem, il nuovo piano finanziario «prevede che i ricavi per Sis siano abbattuti di 3,5 miliardi per l'intera durata della concessione (39 anni dall’apertura al traffico, ndr.)». È così, Silvano Vernizzi? Il commissario non è affatto dello stesso parere: «La diminuzione delle tariffe per invogliare all’utilizzo della Pedemontana deve avvenire a ricavi invariati. Altrimenti chi si prende la briga di continuare i lavori...».
Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 08:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci