Autostrade, anche Cav guarda al nuovo boom: prove di quarta corsia

Dopo Autovie ci pensa anche la società del Passante, usando quella di emergenza

Sabato 15 Aprile 2023 di Alda Vanzan
Autostrade, anche Cav guarda al nuovo boom: prove di quarta corsia

VENEZIA - Il 6 aprile il presidente di Autovie Venete, Maurizio Paniz, dichiarava: «Fosse per me, penserei già alla quarta corsia. L'ho detto ai miei tecnici quando si è trattato di posare i nuovi sovrappassi per la terza corsia sulla Venezia-Trieste». Ventiquattro ore prima, nella sede di Concessioni Autostradali Venete, la società che gestisce il Passante di Mestre e meglio conosciuta come Cav, tra un brindisi e una fetta di colomba, si parlava proprio di quello: la quarta corsia. Anzi: la quarta corsia dinamica. Cioè una corsia attivabile all'occorrenza utilizzando quella di emergenza. Che è esattamente quanto fatto con la tangenziale di Mestre ai tempi in cui il traffico non dava scampo e si aspettava il Passante.
Sono pochi i tratti autostradali con quattro corsie per senso di marcia.

E anche i pochi esistenti hanno puntato sulla novità della corsia "dinamica". Un esempio: il tratto aperto il 29 marzo sull'A4 a nord di Milano tra lo svincolo di Cormano e quello di viale Certosa verso Torino. "L'innovativo sistema di "quarta corsia dinamica" - aveva spiegato Autostrade per l'Italia - permette di gestire il passaggio dal funzionamento a tre corsie più emergenza a quello a quattro corsie senza emergenza, garantendo la percorribilità della quarta corsia al verificarsi di specifiche condizioni di viabilità rilevate sulla tratta". È un progetto preso in considerazione anche da Cav, specie in vista della progettata holding autostradale del Nordest su cui sta lavorando l'assessore regionale alle Infrastrutture Elisa De Berti d'intesa con il ministro Matteo Salvini e di cui si attende una risposta dalla Commissione europea per il rinnovo in house, cioè senza gara, della concessione dal 2032 al 2060. Se l'operazione andrà in porto, Cav potrebbe diventare davvero il perno delle autostrade del Nordest. E tra le varie cose, l'ideale sarebbe avere autostrade con lo stesso numero di corsie di marcia, senza restringimenti.


IL BRINDISI
L'aspetto curioso è che della quarta corsia dinamica di Cav si è appreso casualmente grazie a un brindisi pasquale, già oggetto di una interrogazione del consigliere regionale Jonatan Montanariello (Pd) al governatore Luca Zaia. Succede dunque che il 5 aprile, come di consuetudine, nella sede della Cav, a Marghera, si organizzi un momento di ritrovo per farsi gli auguri di Pasqua. Prima la messa in sala riunioni, poi un bicchiere e una fetta di colomba con i vertici della società e i dipendenti. Solo che, oltre alla presidente Monica Manto, all'amministratore delegato Maria Rosaria Anna Campitelli e ai dipendenti, c'erano anche degli ex. I pensionati. E siccome i vertici della spa avrebbero illustrato l'attività aziendale con tanto di slides, Montanariello è insorto: «Le prospettive e le strategie spiegate ad estranei? Inaudito». Di qui l'interrogazione a Zaia: «Quanto accaduto è completamente fuori luogo visto che la proprietà di Cav, ovvero il consiglio regionale del Veneto, è completamente all'oscuro dei progetti societari. La ciliegina sulla torta di un interlocutore esterno che nel corso di questa presentazione improvvisata ha chiesto lumi sulla quarta corsia ricevendo in risposta che è una cosa difficile ma Cav sta lavorando ad un progetto di corsia mobile, rende il tutto tragicomico. Insomma, mentre l'assemblea degli eletti brancola nel buio, il primo che passa viene a conoscenza di dettagli e dati tecnici». È andata davvero così? «Non lo so - dice Lucio Tiozzo, componente del Cda di Cav - io non sono stato invitato a quella riunione, chiederò al presidente e all'amministratore delegato». Interpellata dal Gazzettino, Cav ieri non ha risposto. Montanariello, in compenso, già l'altro giorno ha chiesto una audizione dei nuovi vertici di Cav in commissione: «Da quando si sono insediati non c'è stato un momento di confronto istituzionale».

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