Al popolo dei No si aggiungono anche i "Noalert": «Boicottiamo il test»

Giovedì 21 Settembre 2023 di Redazione web
Al popolo dei No si aggiungono anche i "Noalert". «Boicottiamo il test»

Dopo i No Logo, i No Tav, i No-vax adesso il popolo dei No si arricchisce anche dei No-alert, professionisti seriali delle fake news pronti a sabotare anche il sistema di allarme pubblico nazionale in queste settimane in via di sperimentazione nelle regioni italiane.  Dopo il primo test in Friuli Venezia Giulia, oggi, giovedì 21 settembre, è stato il turno del Veneto, dove puntualmente alle 12 sui telefonini si è visto (e sentito) arrivare la notifica dell'IT ALERT.
Che non tutti avessero accolto con piacere l’arrivo sul proprio dispositivo di una notifica da un mittente sconosciuto, accompagnata da un segnale acustico molto forte, era già stato percepito nel vicino Friuli, quando più di qualcuno si era sfogato sui social domandandosi come avessero avuto il suo numero di telefono, ignorando in questo modo che i cellulari coinvolti erano quelli agganciati alle celle telefoniche.

La notifica, infatti, raggiunge non il numero ma il dispositivo.


Il boicottaggio

Ora però il malcontento pare aver corso tra i corridoi di Whatsapp o Telegram per cercare di sabotare la prova. "Boicottiamo it-alert" è il messaggio di una catena che sta facendo il giro delle chat, corredato da una campagna negativa sul sistema in via di sperimentazione.
Secondo gli autori del sabotaggio si tratterebbe non di un metodo per gestire le emergenze come terremoti, maremoti, eruzioni, incendi, imminenti o già in corso, quanto dell'«ennesimo tentativo di controllare i cittadini e limitarne la libertà». Il consiglio suggerito dal professionista del complotto è di spegnere gli smartphone fino alla fine della prova, così da rendersi del tutto irreperibili. Solo questo sarebbe infatti l'unico modo per non farsi rintracciare, perché - come già si erano chiesti alcuni - anche lasciare il telefono in modalità silenziosa non avrebbe evitato l'allarme forte previsto con la notifica. A scanso di equivoci, l'autore del sabotaggio propone anche il suo metodo anti-alert: «Lascerò scaricare la batteria già la sera prima perché non voglio assolutamente rischiare». Secondo lo stesso, il pericolo è che una volta «coinvolti nell'esercitazione non sarà possibile sottrarvi in quanto il cellulare resterà bloccato fino a quando non cliccherete sulla notifica. Per questo è importante far trovare i telefoni spenti».

Ultimo aggiornamento: 13:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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