Nuovo spazzaneve da omologare?
«A Bolzano si può, a Belluno no»

Giovedì 6 Febbraio 2014 di Alda Vanzan
Nuovo spazzaneve da omologare? «A Bolzano si può, a Belluno no»
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Un Comune di neanche mille abitanti, un sindaco che non ha ancora trent’anni. La Grande nevicata, il blackout, la difficoltà di avere informazioni. Ci sta tutto. Ma perché deve mettersi di mezzo anche la burocrazia? Perché lo spalaneve nuovo di zecca non può essere usato? Perché a Belluno non si riesce a omologarlo e immatricolarlo e a Bolzano invece fanno tutto?



Si sfoga Roberto Molin Pradel, sindaco di Zoldo Alto, uno dei tanti primi cittadini bellunesi che ieri in consiglio regionale del Veneto hanno partecipato all’audizione di Terna e Enel per chiarire le cause dei due blackout. Pradel ha ascoltato gli ingegneri delle due società, è stato zitto mentre dicevano che la colpa è stata degli alberi caduti e che i risarcimenti saranno irrisori. Ma quand’è stato il suo turno, il giovane sindaco ha raccontato una storia allucinante.



Siamo a Zoldo Alto, provincia di Belluno. L'amministrazione guidata da Roberto Molin Pradel decide di acquistare un nuovo mezzo spazzaneve. La stessa cosa, utilizzando i fondi della legge Brancher a favore dei Comuni confinanti con regioni autonome, fanno Rocca Pietore, Alleghe, Colle Santa Lucia, San Tomaso Agordino e Livinallongo del Col di Lana.



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Ultimo aggiornamento: 11:01

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