Merci pericolose, la Slovenia
paradiso dei patentini facili

Domenica 21 Febbraio 2016 di Maurizio Dianese
Merci pericolose, la Slovenia paradiso dei patentini facili
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Ormai siamo ai viaggi organizzati. Si parte in pullman il venerdì sera, sabato il corso, tre ore la mattina e altrettante il pomeriggio, domenica entro l’ora di pranzo ecco l’esame e la consegna del patentino. Facile. Ed economico, se si pensa che con 500 euro si paga tutto e cioè il patentino, il viaggio in pullman e pure il “caporale”, quello che procura il contatto giusto a Nova Gorica. 
E’ il business dell’Adr – agreement of dangerous goods by road – il patentino che devono avere tutti i camionisti che trasportano merci pericolose. Che si tratti di esplosivi o di prodotti chimici, di rifiuti pericolosi o di carburanti, comunque il camionista deve avere questo Adr. Che in Italia si consegue partecipando a corsi di formazione veri di 25 ore vere di lezione sui composti pericolosi e soprattutto su che cosa deve fare l’autista in caso di incidente. Perché, se ad esempio si trasporta sodio oppure potassio, bisogna sapere che a contatto con l’acqua queste sostanze esplodono. E se i Vigili del fuoco che arrivano sul luogo di in incidente stradale non sanno esattamente quel che contiene la cisterna, allora è un bel guaio.
Dunque, il camionista deve sapere bene che cosa fare. Anche quando parte deve sapere esattamente che tipo di segnali deve avere il suo camion. Tutto questo per dire che il patentino Adr è importante e per aggiungere che sulle nostre strade viaggiano tonnellate su tonnellate di merci pericolose portate in tutta Italia da gente che prende il patentino in Slovenia, passando un week-end in allegria invece di studiare e fare gli esami. E se in Italia bisogna compilare una tonnellata di carte e fare un quintale di versamenti, in Slovenia pare proprio che sia molto ma molto più facile ottenere il tesserino. Se non fosse così non si capirebbe perché le autoscuole di mezza Italia si affannano a organizzare interi pullman che partono alla volta di Nova Gorica, una cittadina della Slovenia occidentale di 13 mila anime che sta vivendo una nuova stagione grazie al “nomadismo dei patentini”, come l’ha definito il deputato veneziano Michele Mognato che ha cercato, finora senza successo, di avere lumi sulla questione dal Ministero dei trasporti italiano.
Il fatto è che la Slovenia fa parte dell’Unione europea e, dunque, fare il patentino lì o qui è la stessa cosa. Peccato che nella realtà non sia così. I camionisti raccontano di corsi in perfetto sloveno con un traduttore – che non sempre c’è – che non capisce un bel niente di quel che spiega l’ingegnere sloveno. Figuriamoci quel che capiscono i camionisti che magari sono abituati a parlare in stretto dialetto veneto. Fatto sta che dopo 6 ore di corso – racconta uno di loro che assicura di aver preso il pisolo almeno un paio di volte durante le noiosissime lezioni - la domenica mattina, al momento dell’esame, è lo stesso esaminatore che indica con il dito le caselle nelle quali bisogna mettere la crocetta.
Vero o falso che sia, fatto sta che la migrazione continua e la cosa va avanti da parecchi, ormai, al punto che le più serie organizzazioni di categoria dei camionisti - Cna in testa - hanno cercato in tutti i modi di informare il Ministero dei trasporti, preoccupati dai flussi notevoli anche dal Nordest. Ma siccome non hanno ottenuto nulla, hanno deciso di interessare l’on. Michele Mognato, al quale hanno spiegato per filo e per segno come funziona il meccanismo. E Mognato nel marzo scorso ha presentato una interrogazione alla quale ha risposto il sottosegretario Umberto Del Basso il quale ha assicurato il consueto “interessamento” anche presso le Autorità slovene dalle quali “ad oggi si è in attesa di risposta”.
Intanto, mentre il Ministero dei trasporti aspetta che la Slovenia risponda, i nostri camionisti, a centinaia, partono ogni sabato per Nova Gorica e se ne tornano dopo due giorni con il patentino per il trasporto di merci pericolose. Che viaggiano sulle nostre strade senza che chi le trasporta abbia idea di quel che deve fare in caso di incidente.
Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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