VENEZIA - «Non sono al momento ricandidabile perché in Italia la normativa funziona così. Le cariche elette dal popolo sono due: presidente della Regione e sindaco e hanno il blocco di mandato. Non vi so dire, siccome si dibatte su questo, se ci sarà una modifica di legge, o che tempi ci sono….. a me mancano ancora tre anni. Non sto programmando assolutamente nulla. Sono sempre stato un fatalista». Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, ospite del secondo appuntamento della seconda edizione della rassegna culturale de "La Ragione in Costa Smeralda", che si è tenuto sabato sera. «Io sono andato a fare il ministro perché sono stato chiamato a farlo, ma non l'ho mai chiesto.
Ultimo aggiornamento: 2 Agosto, 08:04
© RIPRODUZIONE RISERVATA Tanto è vero che, all'inizio, ho detto anche per un paio di settimane che non volevo farlo», ha ricordato Zaia. Che poi ha sottolineato: «Penso che sia importante concentrarsi su quello che si deve fare giorno dopo giorno. Oggi l'oggetto sociale a me chiaro è quello attuale della Regione e io fino all'ultimo giorno servo la Regione, perché penso sia una responsabilità portare avanti 5 milioni di utenti non sono roba da poco».