Il Friuli chiede di diventare zona rossa: l'annuncio di Fedriga

Lunedì 9 Marzo 2020
Il Friuli chiede di diventare zona rossa: l'annuncio di Fedriga
2

Il Friuli chiede di diventare zona rossa. Lo ha fatto sapere il governatore Massimiliano Fedriga.
C'è stato oggi un boom di contagi, più che raddoppiata la velocità e un morto a Pordenone: oggi, lunedì 9 marzo, i casi di contagio da coronavirus in Friuli sono passati dai 57 registrati domenica a 93 (+36, mentre domenica l'aumento era stato di 15 casi rispetto a sabato) su un totale di 1.344 campioni effettuati: 18 di queste persone sono ricoverate in ospedale, 10 a Trieste, 6 a Udine, di cui due in terapia intensiva (a Udine). Attualmente sono in corso ulteriori 234 analisi. La positività è così suddivisa: Trieste 53 casi Udine 26 Gorizia 10 Pordenone 4.

LEGGI ANCHE Friuli, raddoppia la velocità dei contagi: salgono a 93

LEGGI ANCHE B
locchi e controlli al confine fra Veneto e Friuli



ITALIA ZONA ROSSA
«Come presidente di Regione ho proposto al Governo che vengano prese delle misure fortissime di contenimento del Coronavirus e uniformi su tutto il territorio nazionale: è meglio un periodo in cui ci siano delle restrizioni serie, ma si vada a risolvere il problema piuttosto che portare all'agonia e strozzare il sistema economico, oltre che salvaguardare la cosa principale che è il diritto alla salute dei cittadini. La nostra proposta è quella di assumere misure fortemente più stringenti: meglio che l'Italia diventi zona rossa per un periodo limitato, ma che il problema si affronti e si risolva». Così il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, oggi in una conferenza stampa congiunta tenuta nella sede della Regione Friuli Venezia Giulia assieme al prefetto di Trieste, Valerio Valenti, al sindaco del capoluogo regionale, Roberto Dipiazza e al vicegovernatore con delega a Salute e Protezione Civile, Riccardo Riccardi.

ZONA ROSSA & ECONOMIA
«Quando dico rendere tutta Italia zona rossa significa chiudere qualsiasi tipo di attività non indispensabile: è una sistema - ha affermato Fedriga - che ha funzionato nelle zone rosse del Lodigiano e di Vò, dove sono crollati o scomparsi i contagi.

Al contempo, ci devono essere delle forti misure di iniezioni di liquidità per far sì che imprese, liberi professionisti e qualsiasi lavoratore in questo periodo non paghino le tasse non rientrino dai prestiti, non paghino le rate all'Agenzia delle entrate: dobbiamo far sopravvivere l'economia, ma se si va avanti con l'incertezza non aiutiamo l'economia, ma rischiamo di trascinare questo periodo difficile avanti nel tempo e di metterla in ginocchio, oltre che mettere a rischio la salute. Supportiamo quindi le imprese perché non muoiano in questo periodo perché quando si riparte le imprese ci siano ancora». 

Ultimo aggiornamento: 20:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci