Lega veneta al voto: braccio di ferro Marcato-Manzato

Giovedì 15 Giugno 2023 di Alda Vanzan
Lega veneta al voto: braccio di ferro Marcato-Manzato

VENEZIA - Congresso regionale della Lega-Liga veneta: mentre gli anti-Stefani reclamano il regolamento per andare al voto il 24 giugno ("non è possibile che solo lui abbia le norme"), gli altri due candidati in pectore alla segreteria, vale a dire l'assessore regionale padovano Roberto Marcato e l'ex sottosegretario trevigiano Franco Manzato, non intendono farsi da parte. L'invito che arriva da vari big del partito di trovare un accordo è finora caduto nel vuoto: nessuno dei due accetta di ritirarsi. E, a questo punto, pare difficile trovare un terzo nome da contrapporre al commissario uscente Alberto Stefani: l'ex segretario veneto Gian Paolo Gobbo ha pubblicamente detto di avere già dato, anche se nella Marca c'è ancora chi preme.


IL PROGRAMMA SU FB
Il commissario Alberto Stefani non solo ha confermato di volersi candidare alla segreteria della Lega-Liga veneta, ma ha anche già anticipato il programma elettorale. "Sogno una Liga Veneta #moderna, #coraggiosa, #lungimirante", ha scritto su Facebook, elencando i 15 punti programmatici che, di giorno in giorno, saranno spiegati nei dettagli.

Ieri la prima slide sulla "Giornata del militante": «Il segretario regionale sarà in sede regionale, aperta tutto il giorno, il venerdì, per incontrare militanti, segretari, assessori, sindaci. La sede regionale è la casa dei leghisti veneti, la sede dell'ascolto dei militanti. Conoscere le situazioni locali in prima persona consente di prendere le decisioni migliori per il movimento #guardiamoAvanti». Il primo like è arrivato dal sottosegretario Massimo Bitonci: «Ottimo Alberto, un programma che guarda al futuro della Liga!».


NON VOTANTE
Se Stefani è già avanti col programma, come sono messi Roberto Marcato e Franco Manzato? O, come si vocifera, uno dei due si ritirerà? «Io resto candidato», scandisce l'assessore Marcato. Ma per candidarsi servono le firme di almeno 60 delegati: riuscirà a raccoglierle? Marcato ride: «Se non ce la faccio me copo». Con quale programma elettorale? «Quello che vado dicendo da tre anni». Ma prima di muoversi, Marcato attende di ricevere la convocazione ufficiale del congresso: «Visto il comportamento dell'attuale dirigenza veneta è bene avere le carte, con loro è una sorpresa quotidiana». Su un punto è netto: «Il regolamento congressuale di cui si parla io non l'ho votato, non ero presente e se ci fossi stato non l'avrei approvato. Era una vaccata giuridica la norma, poi ritirata, del voto pesato, cioè 95% ai delegati eletti e 5% ai delegati di diritto, non è da meno quest'altra che vieta agli assessori regionali di votare».


LA NORMA
Il regolamento con il "voto pesato" era stato presentato dal commissario Stefani in direttivo la mattina di sabato 27 maggio. A fronte delle perplessità anche del governatore Luca Zaia, il regolamento era stato rinviato con l'accordo di tornare a riunirsi in serata. In realtà il direttivo è stato riconvocato la mattina di lunedì 29 maggio (Marcato unico assente) e al posto del "voto pesato" è stato introdotto il criterio secondo cui per votare i delegati di diritto devono essere in regola con i contributi al partito. Regolamento approvato e di lì a poco ratificato in via Bellerio. Gli aspiranti candidati avranno il testo contestualmente alla convocazione del congresso, attesa per oggi o al massimo domani. Stefani, in compenso, è già partito.

Ultimo aggiornamento: 15:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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