Caro energia, le aziende venete: «Subito provvedimenti d'emergenza». Pescatori e camionisti in agitazione

Venerdì 4 Marzo 2022 di Maurizio Crema
Caro energia, le aziende venete: «Subito provvedimenti d'emergenza». Pescatori e camionisti in agitazione

VENEZIA - Il Veneto che si mobilita per l'Ucraina e i suoi profughi chiede anche interventi d'emergenza per sostenere le aziende colpite dai rincari energetici mentre le Ferriere Nord si fermano di nuovo anche per mancanza di materie prime.
«Servono provvedimenti emergenziali per sostenere le aziende colpite dai rincari energetici e occorre impegnarsi per recuperare il tempo perduto rispetto agli investimenti sulle energie rinnovabili e nuove fonti di energia come il nucleare - afferma Roberto Marcato, assessore allo sviluppo economico e all'energia della Regione Veneto -. Queste sono le necessità che il mondo delle categorie produttive del Veneto ha espresso e che, dopo una condivisione con il presidente Luca Zaia, porteremo alla Commissione Attività Produttive in seno alla Conferenza Stato Regioni». Questo il primo risultato del vertice di ieri pomeriggio in videocollegamento con i presidenti di Confindustria, Confapi, Confimi, Confartigianato Imprese, Cna, Casartigiani, Confcommercio, Confesercenti Regionale, Federdistribuzione, Confcooperative, Legacoop Agci e Unioncamere. «In maniera unanime i rappresentanti del mondo produttivo hanno espresso la forte e improrogabile necessità di arrivare all'autonomia energetica - sottolinea Marcato - Per l'immediato va sottolineato che bisogna aumentare l'estrazione di gas e riattivare le centrali a carbone. Dal canto nostro stiamo investendo per far diventare il Veneto, nello specifico di Porto Marghera, il polo dell'idrogeno a livello nazionale. Si tratta anche di procedere senza i preconcetti ideologici sulle energie rinnovabili - precisa Marcato - Bisogna ragionare anche sulla possibilità di energia nucleare, fotovoltaico e altri strumenti».
La situazione è estremamente critica. C'è il timore di stop produttivi come quello che ha investito ancora il gruppo dell'acciaio friulano Ferriere Nord - Gruppo Pittini: tre stabilimenti tra Osoppo (Udine, 220 addetti, altri 140 lavorano nel laminatoio), Verona (250 addetti) e Potenza. Il blocco di ieri del gruppo dopo quello del 25 febbraio scorso prelude alla cassa integrazione ordinaria.
Nell'incontro di ieri gli imprenditori veneti hanno sottolineato i timori che i rincari energetici e la scarsezza di materie prime possano colpire altre imprese energivore, mentre il presidente di Confartigianato Veneto Roberto Boschetto evidenzia un altro rischio: «C'è il timore di speculazioni, di aziende che approfittano del momento per attuare aumenti ingiustificati, penso per esempio a chi produce cartongesso, un materiale utilizzato in edilizia ma assolutamente non collegato con i lavori da risparmio energetico o sismici che beneficiano del Super bonus». «Certamente l'impatto della guerra in Ucraina sul nostro tessuto economico acuisce i problemi energetici, il costo carburanti, l'inflazione - ricorda il presidente di Cna Veneto Moreno De Col - Le giuste sanzioni inflitte alla Russia colpiranno molte delle nostre filiere: dall'export, al turismo, alla meccanica, ai trasporti di persone e merci che senz'altro andranno incontro ad un blocco».


COMPARTI IN BILICO

Uno dei comparti più colpiti potrebbe essere quello della pesca. Secondo le cooperative italiane i costi del gasolio hanno registrato aumenti di quasi il 100%: in queste condizioni «è impossibile garantire la sostenibilità delle imprese, servono misure urgenti e indifferibili». Anche i trasportatori sono pronti alla protesta: «Con i costi del gasolio che continuano a lievitare, in assenza di provvedimenti di emergenza che abbattano la pressione fiscale e nuovi accordi a tutela delle imprese di autotrasporto, il fermo nazionale di categoria è inevitabile», avverte il segretario nazionale di Trasportounito, Maurizio Longo. «Adesso il nostro Paese - ha detto il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Dino Scanavino - deve spingere sull'autoproduzione e fonti energetiche sostenibili. Per l'immediato la Commissione sta preparando misure per facilitare aiuti di Stato e prestiti speciali alle imprese». E banca Intesa ha messo in campo misure per le Pmi: liquidità per la gestione del circolante e consulenza sui rischi di variazione dei prezzi delle materie prime.

 

Ultimo aggiornamento: 5 Marzo, 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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