BOLOGNA - Anche in Emilia-Romagna ci sono stati decessi causati dall'infezione da Micobatterio Chimera, che si annidava in un macchinario in uso nelle sale operatorie di molti ospedali. Due sono i casi certi. Per altri due casi sospetti sono in corso verifiche, mentre per un centinaio di cartelle, su 134, l'indagine deve ancora partire. Per ora è questo l'esito dei controlli avviati dalla Regione in seguito alla richiesta da parte del ministero della Salute che vuole individuare tutte le persone infettate tra il 2010 e il 2018 dal batterio responsabile della morte dell'anestesista vicentino, Paolo Demo, deceduto il 2 novembre, e per la cui infezione sono in corso accertamenti su altri casi sospetti in Veneto.
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