Marcia indietro del governo, stop all'intesa tra Boccia e le Regioni. Zaia: raccapricciante

Fumata nera a Palazzo Chigi. Al vertice di maggioranza sull'autonomia l'intesa trovata tra il ministro Boccia e i governatori di tutte le Regioni, del Nord e del Sud, riceve un secco altolà da parte di Cinquestelle e di Italia Viva, il partito di Matteo Renzi. E il governatore del Veneto reagisce.

«Trovo raccapricciante quanto emerso dalla riunione di maggioranza sull'autonomia svoltasi ieri. Un tavolo che aveva trovato un punto di faticoso ma sostanziale equilibrio con tutte le Regioni, equilibrio che si sperava si consolidasse in sede di governo, torna ad essere bloccato sul punto della riforma delle riforme di questo Paese, quella destinata davvero a fargli cambiare pelle». Lo afferma il presidente del Veneto, Luca Zaia, commentando gli esiti del vertice di maggioranza di ieri sera 16 dicembre a Palazzo Chigi, che ha congelato l'intesa trovata pochi giorni fa tra il ministro Francesco Boccia e le Regioni. «A volte ritornano? Ritorna Matteo Renzi, ritorna Italia Viva - prosegue Zaia -, ritornano gli stessi interlocutori che nel 2014 hanno impugnato la legge sul referendum inchiodandoci 13 mesi di fronte alla Corte Costituzionale prima che riuscissimo a portare a casa una sentenza favorevole al Veneto. Ritornano quelli che, nonostante l'autorevolissima pronuncia, tentarono con ogni mezzo di impedirci di celebrare la consultazione». «Io spero che il governo, se esiste, se ha i numeri - dice ancora Zaia -, batta un colpo. Altrimenti è bene che vadano tutti a casa».