Auto a nolo rivendute a clienti privati: 800 vetture sequestrate per 14 milioni. Amministratore della società ricercato dall'Interpol

Venerdì 11 Settembre 2020
Auto a nolo rivendute a clienti privati: 800 bolidi sequestrati da 14 milioni. Amministratore della società ricercato dall'Interpol (Foto di Peter H da Pixabay)
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Scoperta dalle Fiamme Gialle di Trento una società locale che rivendeva illecitamente a clienti privati, in Italia e all'estero, auto prese a noleggio dalle principali case automobilistiche. Di queste macchine, 800 sono state sequestrate dai finanzieri - cedute in Italia, Germania, Francia, Belgio e Grecia - per un valore complessivo di oltre 14 milioni di euro. Denunciate poi, a vario titolo, 14 persone per concorso in appropriazione indebita aggravata, favoreggiamento, riciclaggio e omessa dichiarazione dei redditi.

Amministratore ricercato dall'Interpol
L'amministratore della società trentina è attualmente ricercato dall'Interpol. Per lui constatata un'evasione fiscale di quasi 30 milioni di euro.

Le indagini dei finanzieri trentini, coordinate dal Pm della Procura della Repubblica di Trento dott. Pasquale Profiti, sono scattate dalle querele presentate da tre società finanziarie e di leasing, fra le quali una società controllata da un primario gruppo automobilistico mondiale, e si sono concentrate su un cittadino spagnolo, amministratore di una filiale trentina di un gruppo societario spagnolo di autonoleggio, con numerose sedi operative all'estero (Spagna, Francia, Belgio, Portogallo, Romania, Polonia e Messico).

Le investigazioni delle Fiamme Gialle, comprensive di specifiche indagini fiscali finalizzate sia a ricostruire la rete commerciale della filiale trentina, che a far emergere le violazioni penali tributarie, hanno permesso di appurare come la società - tra il 2017 e il 2018 - abbia noleggiato più di mille veicoli di vari marchi (berline e suv Fiat, ma anche Opel, Skoda, Peugeot, Nissan, Ford, Citroen e Toyota), senza corrispondere i relativi canoni per il noleggio, provvedendo successivamente a rivenderle illecitamente, anche all'estero, a clienti privati inconsapevoli della frode, il tutto omettendo di dichiarare all'erario i relativi redditi conseguiti.

Al fine di individuare le automobili vendute, le attività di indagine sono state condotte anche attraverso una complessa attività investigativa transnazionale, che ha visto un largo ricorso a procedure di cooperazione internazionale, attuate tramite il II Reparto «Coordinamento informativo e relazioni internazionali» del Comando Generale della Guardia di Finanza, con le Forze di Polizia tedesche, francesi, belghe e greche, che ha permesso di rintracciare e porre sotto sequestro 800 automobili del valore di mercato di oltre 14 milioni di euro, già riconsegnate alle società frodate.


 

Noleggiano un'Alfa, la fanno sparire e la rivendono a un ignaro acquirente: era convinto di fare un affarone

MOTTA DI LIVENZA - Erano riusciti a prendere a noleggio un'auto in leasing e, dopo averla fatta sparire, si sono resi a loro volta irreperibili, hanno ripulito (cambiando documenti e targhe) e po i rivenduto il mezzo ad un ignaro acquirente, convinto di aver probabilmente fatto un affarone.



All'esito delle indagini, gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Trento hanno denunciato l'amministratore della filiale trentina, in via Brennero, risultato essere a capo anche dell'intero gruppo societario spagnolo di autonoleggio, un maiorchino di 44 anni, per concorso in appropriazione indebita aggravata unitamente a nove dirigenti (sei spagnoli e tre italiani) del menzionato gruppo.
L'amministratore spagnolo, denunciato anche per l'omessa dichiarazione dei redditi della impresa trentina, è attualmente ricercato in quanto destinatario di un Mandato di Arresto Europeo emesso dal GIP presso il Tribunale di Trento. Sono stati poi denunciati, per favoreggiamento, una italiana della provincia di Latina che si è intestata fittiziamente la proprietà di alcuni autoveicoli, mentre per riciclaggio, tre italiani titolari di alcuni autosaloni in Bulgaria, ad Anzio e Gallarate, per aver consapevolmente rivenduto a privati automobili di provenienza illecita tramite tre società che, a loro volta, sono state segnalate alla locale Autorità giudiziaria per responsabilità amministrativa dipendente da reato.

Ultimo aggiornamento: 22:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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