Noleggiano un'Alfa, la fanno sparire e la rivendono a un ignaro acquirente: era convinto di fare un affarone

Venerdì 11 Settembre 2020
Noleggiano un'Alfa, la fanno sparire e la rivendono a un ignaro acquirente: era convinto di fare un affarone
MOTTA DI LIVENZA - Erano riusciti a prendere a noleggio un'auto in leasing e, dopo averla fatta sparire, si sono resi a loro volta irreperibili, hanno ripulito (cambiando documenti e targhe) e poi rivenduto il mezzo ad un ignaro acquirente, convinto di aver probabilmente fatto un affarone. Purtroppo per lui, si sbagliava. I carabinieri, scovato il veicolo, hanno pure identificato e denunciato chi aveva architettato questo piano. Si tratta di un 63enne trevigiano, un 36enne padovano ed un 25enne coneglianese, tutti con vari precedenti alle spalle e volti noti alle forze dell'ordine trevigiane. Devono rispondere di truffa, ricettazione, riciclaggio e falsità materiale in concorso, reati per cui sono stati denunciati alla Procura di Treviso.

L'INDAGINE
L'indagine, partita dopo una denuncia che era stata presentata alcune settimane fa da una società di leasing della provincia di Treviso ai carabinieri della stazione di Motta di Livenza, si è conclusa nella giornata di mercoledì 9 settembre, con la comunicazione agli indagati. L'auto al centro della vicenda è uno dei sogni proibiti di molti alfisti ma anche, più generalmente, degli amanti delle auto lussuose e di grossa cilindrata: una Alfa Romeo Stelvio nuova di zecca. I malviventi, secondo quanto hanno ricostruito i militari mottensi, avevano preso in affitto il potente Suv da una società di leasing. Il mezzo, nell'arco di pochi giorni, è letteralmente sparito nel nulla (non viene più riconsegnato) e riciclato: i documenti di circolazione e assicurativi sono stati abilmente falsificati e al veicolo vengono apposte delle nuove targhe.

LA REIMMATRICOLAZIONE
Dopo questa reimmatricolazione fai da te non resta che mettere in vendita l'auto. Per agevolare e velocizzare l'operazione il prezzo proposto è quello di circa 30mila euro. Le richieste, una volta pubblicata on line l'inserzione, non mancano e la spunta un ignaro acquirente che ottiene la Stelvio, pensando evidentemente di aver realizzato un affarone. Per sua sfortuna si sbagliava. I carabinieri della stazione di Motta di Livenza hanno impiegato diverse settimane per ricostruire, nei vari passaggi, il piano portato avanti dal terzetto, tutti con precedenti specifici nell'ambito del riciclaggio di automobili. Purtroppo le forze dell'ordine, soprattutto carabinieri ma anche polizia stradale, sono sempre più spesso alle prese con vicende di questo tipo. Molte delle auto di grossa cilindrata o di lusso (come nel caso di questa Stelvio) che vengono rubate o fatte sparire vengono talvolta rivendute all'estero e una volta taroccati documenti e targhe il compito degli investigatori diventa molto difficile e talvolta impossibile.
Nicola Cendron
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