TRENTO - Con la scusa di chiedere una informazione per raggiungere il parco, R.
I fatti il 31 agosto scorso su una panchina del giardino Melta di Gardarolo. Qui, come riferito agli agenti della Questura di Trento, il 42enne ha iniziato a parlare «a ruota libera», come scrive il gip, per poi accarezzare la schiena del ragazzino seduto accanto a lui fino a raggiungere le parti intime, insistendo nonostante l'accensione del video del cellulare da parte della vittima, raggiunta da altri due uomini con i quali il marocchino ha iniziato a parlare in arabo. Alle pressanti richieste del 42enne di avere il numero di telefono e di seguirlo in casa per consumare un rapporto sessuale, la vittima è riuscita a chiedere aiuto a due ragazzi che si stavano allenando, ancora seguito dal marocchino. Contattata telefonicamente la sorella, dalla quale è poi stato chiamato il 112, è stato possibile evitare il peggio e fornire ai poliziotti tutti i dettagli utili per identificare e rintracciare il responsabile, già noto per rissa, resistenza a pubblico ufficiale, stupefacenti ed evasione. In carcere, deve rispondere di atti sessuali con minore.