Falso trading online: subito facili guadagni, ma poi i soldi sparivano nel nulla

Giovedì 27 Luglio 2023
Falso trading online: subito facili guadagni, ma poi i soldi sparivano nel nulla

PORDENONE - Sgominata un’organizzazione transnazionale dedita alle truffe messe a segno grazie al falso trading online: 14 misure cautelari e deferimento di 61 persone.

Supera di cinque milioni di euro l’ammontare della frode, ma questa potrebbe essere solo la punta dell’iceberg.

La Polizia di Stato coordinata dalla Procura della Repubblica di Pordenone in sinergia con la Polizia albanese, coordinata dalla Procura Speciale Contro la Corruzione ed il Crimine Organizzato S.P.A.K. di Tirana, ha concluso un’articolata e complessa attività investigativa che ha portato all’emissione di quattordici misure cautelari e altrettante perquisizioni in territorio albanese ed al deferimento in stato di libertà di 61 persone.

Traiding online e truffe

Si tratta di un fenomeno rispetto al quale sono in crescita le segnalazioni alla Polizia e che vede truffatori spacciarsi per intermediari finanziari accreditati presso le più importanti agenzie di trading, proporre – telefonicamente oppure online – ad ignare vittime di investire ingenti somme di denaro promettendo rendite elevate. Normalmente, dopo aver ricevuto il denaro, per convincere la vittima ad investire sempre di più, questi criminali simulano operazioni finanziarie che generano piccole rendite e, nel momento in cui gli investitori decidono di monetizzare i guadagni derivanti dall’investimento, fanno perdere le proprie tracce impossessandosi dell’intero capitale investito oppure chiedono di versare altri soldi per sbloccare quanto depositato.

Investimenti trasformati in cripto valute

Complesse tecniche d’indagine tradizionali e cibernetiche hanno portato alla luce uno schema criminale particolarmente complesso, che vedeva effettuare il riciclaggio delle somme sottratte in diversi Paesi membri U.E., fra i quali Cipro, Lituania, Estonia, Olanda e Germania, e la loro conversione in cripto valute. Le misure cautelari e i decreti di perquisizione sono stati eseguiti nei confronti di cittadini albanesi, tutti residenti a Tirana e facenti parte di un’organizzazione che si stima abbia truffato diverse centinaia di cittadini italiani. Nel corso di più di 42.000 intercettazioni telefoniche effettuate dagli investigatori italiani, è infatti emerso quanto i truffatori fossero abili nell’utilizzo di vere e proprie tecniche di persuasione e plagio, al punto da convincere le vittime a indebitarsi e versare, nel tempo, svariate centinaia di migliaia di euro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci