Operazione Atlantide: ecco i sub che vissero in fondo al lago di Cavazzo

L’appello di Tina ha risvegliato molti ricordi dell’esperimento di sopravvivenza fatto nelle acque del lago di Cavazzo nel 1969

Sabato 23 Settembre 2023 di Denis De Mauro
Riconosciuti alcuni sub che vissero in fondo al lago, l'operazione Atlantide torna "in superficie" grazie all'appello di Tina

SACILE - La vicenda è datata, ma tutt’altro che caduta nel dimenticatoio. In poche ore la richiesta della sacilese Tina di ritrovare tracce e testimonianze dell’”Operazione Atlantide” ha sollevato un vespaio, risvegliato memorie che, a 54 anni dagli eventi, risultano ancora molto vive.

Tina ha risvegliato soprattutto emozioni mai dimenticate e non solo nei protagonisti diretti. Nel 1969 la sacilese aveva 19 anni ed un’amica da accompagnare, ogni fine settimana, al lago di Cavazzo. Qui un manipolo di giovani quantomeno coraggiosi (tra loro anche il futuro marito dell’amica di Tina) stavano conducendo un esperimento, al quale collaborava anche l’Esercito: sondavano le reazioni del corpo umano a un prolungato soggiorno sul fondo del lago.

Da qui il neologismo, poi caduto in disuso, proprio come quegli esperimenti, di “Acquanauti”. 


SUB DONNA
Di quei sub uno solo era una donna. Silvana, nel 1969, aveva solo 17 anni ed era originaria di Fiaschetti di Caneva. Vien da pensare che il lago fu la sua personale rivoluzione giovanile. La figlia Nicoletta scoprì l’avventurosa gioventù della mamma solo nel 1989, quando alla tv vide prima suo nonno in riva al lago e poi sua madre uscire in muta da quelle acque, in un filmato d’archivio della Rai. Lo scrittore Pietro Spirito, nel 2019, girò un docufilm su quell’esperimento, riuscendo a ritrovare all’incirca la metà dei suoi giovani protagonisti. Racconta: «Quello del lago di Cavazzo non fu certo l’unico esperimento di quel tipo in quegli anni, ma fu il più consistente. Di solito a soggiornare sott’acqua erano un paio di sub, non una dozzina». Di certo non raccattavano a mani nude dal fondale bombe inesplose, come invece fecero i sub friulani che, visti come veri eroi coraggiosi, le raccoglievano anche in superficie. L’amica di Tina non fu l’unica a recarsi al lago per amore. «Mentre giravamo il docufilm un’anziana del posto si avvicinò, riconoscendo uno dei sub. Tra lo stupore generale emerse che i due avevano avuto una storia ai tempi dell’esperimento». Spirito ha riservato, ai sub del lago friulano, un capitolo del suo ultimo libro “Storie sotto il mare”, uscito di recente per i tipi di Laterza. 


RICONOSCIUTO
Una lettrice ha invece riconosciuto il Mario citato nell’articolo del Gazzettino dedicato all’Operazione Atlantide: si tratta di Mario Venturini, ricordato in una pubblicazione del 1969 dedicata all’esperimento al lago. Un’altra lettrice, Sofia, non più tardi di un mese fa, si è ritrovata a cena, seduta allo stesso tavolo di uno dei medici che di quei sub controllavano la situazione dal punto di vista sanitario. Anche loro chiamati a immergersi, raggiungere le casupole sul fondale, per eseguire prelievi di sangue e altri esami sui sub e poi risalire in superficie. Monica, nota telegiornalista udinese, ha saputo di Tina attraverso una cugina che abita nel Vicentino. «Mio zio, Edoardo Brabetz, per tutti Doa, fece parte di quella spedizione. Rimase anzi a vivere proprio a Cavazzo. Purtroppo ci ha lasciati molto giovane, a soli 50 anni». La sorella Sandra, che oggi ha 91 anni, portati splendidamente («Vado a farmi le camminate, giro per i supermercati in cerca delle offerte speciali»), ricorda il fratello Doa: «prima faceva l’antennista, poi ha lavorato in un’impresa di demolizioni (di quelle che si fanno con la dinamite). Edoardo era stato anche paracadutista». Oggi probabilmente lo annovereremmo tra gli amanti degli sport estremi. Di certo lui, come gli altri, in cerca di avventura e sprezzanti dei pericoli, perché forti dell’incoscienza della gioventù. Un coraggio che colpì la giovane Tina, che oggi ritrova quel filo flebile, ma mai spezzato. 

Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 10:11 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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