Già dal giorno di Ferragosto l’asta del Meduna non aveva più acqua.
LE PRECIPITAZIONI
La pioggia caduta nelle ultime 48 ore non ha risolto la situazione, ma è comunque servita per dare la possibilità anche a mais e soia di ricevere acqua dopo che il Consorzio ne ha vietato l’irrigazione per salvaguardare i frutteti, le vigne e gli ortaggi. Tanto per dare qualche numero nello spilimberghese sono caduti 44 millimetri d’acqua, 17 a Spilimbergo, 3 a Vivaro e una trentina nell’alto maniaghese. Acqua che non ha creato riserva ma è almeno servita a bagnare il terreno. Va meglio la situazione nell’asta del Cellina dove i bacini, pur bassi, stanno comunque garantendo l’irrigazione senza creare grossi problemi. Cosa che invece sta accadendo nella bassa pordenonese dove le falde superficiali sono asciutte e ora stanno soffrendo anche quelle più profonde che alimentano i pozzi artesiani. Questo significa che potrebbero trovarsi senza acqua potabile anche diverse abitazioni.
L’UDINESE
In provincia di Udine le cose vanno un po’ meglio rispetto a quella di Pordenone. La situazione è critica nella Bassa friulana che ha lo stesso problema di quella della Destra Tagliamento, ma la pioggia caduta in montagna ha alimentato sufficentemete il Tagliamento che ora ha ripreso a versare l’obolo all’agricoltura, così come il Torre che non è più a secco. Certo, non siamo ancora a posto, anzi resta l’emergenza, ma si potrà guardare con maggior ottimismo almeno per due, forse tre settimane.
LE FALDE
È la situazione peggiore sia in provincia di Udine che in quella di Pordenone. Le falde superficiali sono praticamente asciutte ed ora potrebbero diventarlo anche quelle più profonde. Non è possibile una stima per capire quanta acqua sarà necessaria per tornare allo stato pre - siccità, ma secondo un tecnico, Massimiliano Zanet, direttore del Consorzio Cellina - Meduna, servirà un intero autunno decisamente piovoso e anche una bella coltre di neve durante l’inverno. In caso contrario il prossimo anno già si partirà con un livello decisamente più basso di acqua nelle falde.
I DIVIETI
Restano tutti attivi, sia le ordinanze dei sindaci che hanno imposto il divieto di bagnare i giardini e di lavare le auto durante il giorno, così come quelle del Consorzio Cellina Meduna che ha vietato di irrigare nell’asta del Meduna sia il mais che la soia, riducendo a 45 minuti al giorno il tempo a disposizione dei singoli soci.