Scuola, mancano insegnanti e spazi: a rischio il rientro a settembre

Giovedì 6 Agosto 2020 di Sara Carnelos
Problemi per il rientro a settembre
PORDENONE  - Avete presente il gioco dell’oca dove la pedina fa tanti passi in avanti per poi ritornare al via quando trova la casella fatidica? Ecco questo sta accadendo alle scuole, agli studenti e ai figli delle famiglie del territorio. La paternità di questo efficace parallelismo è della dirigente del Leopardi-Majorana, Teresa Tassan Viol tra i decani dei presidi con esperienza e lunga militanza nelle scuole e con un curriculum apprezzato a livello trasversale. Tassan Viol aggiunge un tassello a questo rebus, ovvero il gel igienizzante. Insomma, le nostre scuole a settembre saranno circa come sono state lasciate a febbraio, ma con la differenza di gel e mascherine per tutti. «Allora - si chiedono diversi presidi - che senso ha avuto chiudere le scuole per quattro mesi». Ma a chiedrselo sono soprattutto le famiglie preoccupate che tutto sia come prima e che in caso di contagio si ritorni a pieno ritmo con la didattica a distanza con il grave problema di lasciare incustoditi i figli mentre mamme e papà sono al lavoro. 
I DIRIGENTI
I dirigenti hanno chiesto maggior personale per poter sdoppiare le classi alla Direzione scolastica regionale, ma con dati alla mano, ovvero planimetrie e i conteggi del metro statico poco o nulla cambia. Cioè “va bene così com’è”. “Nessuna risorsa di organico aggiuntivo – dichiara la dirigente Teresa Tassan Viol del “Leopardi-Majorana” – dunque nessun sdoppiamento di classi. Detto altrimenti, se non si può disporre di docenti, personale Ata, spazi in più, tutto resterà com’era prima del covid”. Il dirigente dell’Isis Zanussi e Iti Moda, Giovanni Dalla Torre conferma quanto detto dalla dirigente del Leomajor. “La direzione regionale – precisa – ci ha comunicato che il rapporto tra numero degli allievi e classi è stato rispettato, perciò la situazione rispetto all’anno scorso di fatto non si modifica. Non abbiamo ricevuto il permesso di sdoppiare le classi, non ci sono stati assegnati docenti in più, forse qualcosa per il potenziato”. L’unica novità all’Isis Zanussi è il recupero di alcuni spazi da dedicare ad aule per le classi più numerose, ambienti che precedentemente erano dedicati a magazzino. Il vero banco di prova per vedere se la scuola può comunque funzionare, lo darà proprio il liceo “Leopardi-Majorana” poiché gli studenti dalle seconde classi alle quinte andranno a scuola a giorni alterni dal primo di settembre, mentre da mercoledì 16 settembre il via libera è per tutti i ragazzi. 
ANTICIPO
“I docenti si sono dimostrati disponibili a fare lezione dal primo di settembre per creare il ponte tra l’anno vecchio e quello nuovo, per riprendere il filo che si era interrotto a fine settembre. Così in classe non ci saranno solo i ragazzi che hanno necessità di recuperare le carenze, ma tutti”, spiega la dirigente Teresa Tassan Viol. Difficile immaginare ingressi scaglionati, perché per farlo sarebbero necessari non solo più trasporti, ma anche più insegnanti, dato che il contratto di lavoro resta ovviamente invariato. È difficile pensare ad un incremento dei mezzi che già sono stati richiesti in tempi non sospetti e senza esito positivo, a maggior ragione in un momento difficile dal punto di vista economico. Un’altra domanda sorge spontanea: il primo settembre davvero saranno in cattedra tutti i docenti cioè anche coloro che ricoprono cattedre annuali e temporanee? Le promesse della ministra Azzolina si concretizzeranno davvero? “Ci auguriamo – incrocia le dita il dirigente della Torre – che l’Ufficio scolastico provinciale lavori alacremente perché altrimenti gli studenti vedranno una riduzione dell’orario di lezione finché non saranno nominati tutti gli insegnanti”.
 
Ultimo aggiornamento: 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci