La scuola è già in emergenza, mancano docenti e bidelli: l'appello al ministro Bianchi

Domenica 18 Luglio 2021 di Davide Lisetto
Studenti in classe con la mascherina
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PORDENONE - La scuola è in vacanza, ma buona parte di dirigenti e docenti guardano già con grande preoccupazione al prossimo anno scolastico. I timori riguardano - oltre all’incubo della variante Delta che contagia sempre di più i ragazzi - il reclutamento dei docenti in tempi celeri, in modo da garantire un avvio di anno senza le attese e la precarietà delle supplenze. In particolare il rischio riguarda - come già accaduto negli anni precedenti - la mancanza di docenti di sostegno. Ma l’altro tema che tiene le scuole con il fiato sospeso è legato alla necessità di avere anche quest’anno il personale Ata (i tecnici e i bidelli) dedicato alla prevenzione, ai controlli e al rispetto dei protocolli anti-Covid.


L’INCONTRO


Sono queste le principali questioni che i dirigenti degli istituti scolastici provinciali porteranno all’attenzione del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che lunedì sarà sul territorio.

L’Associazione dei presidi provinciale - con l’Ufficio scolastico regionale - avrà infatti un incontro con il ministro. Domani Bianchi sarà a San Vito al Tagliamento, invitato da Confindustria Alto Adriatico, in occasione della presentazione-inaugurazione della fabbrica digitale, un hub a servizio non solo delle imprese ma anche degli studenti per la formazione dei futuri operai e tecnici digitali. Dopo la cerimonia sanvitese, in tarda mattinata, il responsabile dell’Istruzione dell’Esecutivo di Mario Draghi incontrerà una delegazione di dirigenti scolastici dell’Associazione provinciale guidata dalla preside Simonetta Polmonari. All’incontro sarà presente anche la responsabile regionale dell’Associazione dei presidi, Teresa Tassan Viol. «C’è parecchia preoccupazione. Si prospetta - sottolinea la presidente del “sindacato” dei dirigenti scolastici Polmonari - un anno ugualmente complicato e complesso da gestire. L’auspicio è che quest’anno le decisioni vengano prese con i tempi giusti in modo da non mettere in difficoltà le scuole. Ascolteremo le proposte e l’incoraggiamento che il ministro sicuramente ci darà. Ma - aggiunge la preside - faremo presente alcune situazioni che stanno preoccupando il mondo scolastico del nostro territorio e della regione in genere».


DOCENTI E ATA


«Tra le questioni più urgenti - sottolinea Polmonari - vi è senz’altro quella del reclutamento dei docenti e dei docenti di sostegno in particolare. Le modalità di reclutamento dovranno essere il più veloce e tempestive possibili. Non si può iniziare le lezioni e non avere un quadro definitivo delle cattedre coperte. L’altra questione, non meno importante, è legata al personale Ata. C’è l’assoluta necessità che anche quest’anno venga assunto il personale che è destinato all’applicazione e al rispetto dei protocolli sanitari che anche il prossimo anno inevitabilmente ci saranno. Si tratta - spiega la rappresentate dei presidi - dei bidelli che si occupano delle sanificazioni, dei controlli e di tutto ciò che riguarda le regole anti-Covid nelle scuole. L’anno scorso si sono dimostrati utilissimi e più che necessari. Per il prossimo anno non sappiamo ancora nulla. Vi è la totale incertezza su queste assunzioni». In media, l’anno passato, nel Friuli occidentale queste figure erano state dalle 5 alle 10 per ogni istituto. «Ringraziamo anticipatamente il ministro Bianchi - conclude Polmonari - per la sua capacità di ascolto e apprezziamo anche il fatto che visiti i territori per rendersi conto dei problemi reali delle scuole».

Ultimo aggiornamento: 10:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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