PORDENONE - La scuola è in vacanza, ma buona parte di dirigenti e docenti guardano già con grande preoccupazione al prossimo anno scolastico. I timori riguardano - oltre all’incubo della variante Delta che contagia sempre di più i ragazzi - il reclutamento dei docenti in tempi celeri, in modo da garantire un avvio di anno senza le attese e la precarietà delle supplenze. In particolare il rischio riguarda - come già accaduto negli anni precedenti - la mancanza di docenti di sostegno. Ma l’altro tema che tiene le scuole con il fiato sospeso è legato alla necessità di avere anche quest’anno il personale Ata (i tecnici e i bidelli) dedicato alla prevenzione, ai controlli e al rispetto dei protocolli anti-Covid.
L’INCONTRO
Sono queste le principali questioni che i dirigenti degli istituti scolastici provinciali porteranno all’attenzione del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che lunedì sarà sul territorio.
DOCENTI E ATA
«Tra le questioni più urgenti - sottolinea Polmonari - vi è senz’altro quella del reclutamento dei docenti e dei docenti di sostegno in particolare. Le modalità di reclutamento dovranno essere il più veloce e tempestive possibili. Non si può iniziare le lezioni e non avere un quadro definitivo delle cattedre coperte. L’altra questione, non meno importante, è legata al personale Ata. C’è l’assoluta necessità che anche quest’anno venga assunto il personale che è destinato all’applicazione e al rispetto dei protocolli sanitari che anche il prossimo anno inevitabilmente ci saranno. Si tratta - spiega la rappresentate dei presidi - dei bidelli che si occupano delle sanificazioni, dei controlli e di tutto ciò che riguarda le regole anti-Covid nelle scuole. L’anno scorso si sono dimostrati utilissimi e più che necessari. Per il prossimo anno non sappiamo ancora nulla. Vi è la totale incertezza su queste assunzioni». In media, l’anno passato, nel Friuli occidentale queste figure erano state dalle 5 alle 10 per ogni istituto. «Ringraziamo anticipatamente il ministro Bianchi - conclude Polmonari - per la sua capacità di ascolto e apprezziamo anche il fatto che visiti i territori per rendersi conto dei problemi reali delle scuole».