Scuola nel caos: i dirigenti non vogliono controllare il green pass dei prof

Giovedì 19 Agosto 2021 di Davide Lisetto
I dirigenti scolastici non vogliono controllare il green pass dei docenti

FRIULI - L’unica cosa certa - almeno al momento - è l’avvio delle lezioni in presenza. Ma con regole che allo stato non sono ancora completamente definite e che potrebbero cambiare con un nuovo decreto annunciato per il 13 settembre, dunque a lezioni già iniziate. Anche quest’anno - nonostante l’esperienza già vissuta nell’autunno del 2020 - l’avvio dell’anno scolastico potrebbe riservare più di qualche disagio. I possibili problemi, anche in regione, potrebbero essere legati all’obbligatorietà del green pass per i docenti e ai relativi controlli da parte dei dirigenti. Che però stanno chiedendo che a farli sia l’autorità sanitaria. Difficoltà potrebbero poi derivare dai casi di docenti non vaccinati (nel caso in cui non si sottopongano al tampone ogni due giorni) che dovranno essere sostituiti nel caso di sospensione.
NODO TRASPORTI
Altre incognite e punti interrogativi sull’avvio dell’anno scolastico riguardano i trasporti. In particolare per gli studenti delle scuole superiori. Sia a Pordenone che a Udine sono migliaia i ragazzi delle superiori che utilizzano i bus del trasporto pubblico locale per raggiungere gli istituti frequentati. E il nodo trasporti è stato tra quelli più ostici fin dalla prima fase della pandemia nel 2020. Allo stato non risulta ancora alcuna indicazione da parte della Società regionale del Tpl cui fanno riferimento le quattro società dei territori provinciali, Atap per Pordenone e Saf per Udine. Ancora, dunque, le società del trasporto pubblico locale non sanno esattamente come dovranno organizzarsi per l’inizio delle scuole. Siccome non sono stati acquistati nuovi bus è piuttosto probabile che si attui il “modello” del supporto da parte di mezzi privati. Un sistema che l’anno scorso ha mostrato di funzionare. A Pordenone, per esempio, oltre ai mezzi delle linee extraurbane dell’Atap lo scorso anno erano entrati in funzione sui percorsi “scolastici” circa trenta mezzi di diverse società provate che avevano siglato una convenzione con la Regione. A livello nazionale, inoltre, nelle ultime ore è circolata l’ipotesi che le società di trasporto potrebbero fornire le mascherine Ffp2 (in aula invece saranno obbligatorie quelle chirurgiche) gratis agli studenti. Una misura, ma anche questo non è ancora stato chiarito, che però non dovrebbe escludere la possibilità che i bus viaggiano al 50 per cento della capienza. Cosa che già avveniva lo scorso anno, mentre da inizio estate i mezzi del Tpl regionale stanno viaggiando con una capienza all’80 per cento.
PROBLEMA SUPPLENTI
Ma i disagi maggiori per un regolare svolgimento delle lezioni potrebbero arrivare proprio da quella parte di personale scolastico che non si è ancora vaccinata.

Per i docenti che non si vaccineranno (fatto salvo il tampone ogni 48 ore o l’appartenenza a una categoria fragile) la sospensione senza stipendio scatterà solo al quinto giorno dalla prima lezione. Situazioni che in Friuli Venezia Giulia dovrebbero essere abbastanza limitate visto che gli insegnanti non vaccinati allo stato risultano essere il 3 per cento. «Ma - come sottolinea la Cisl Scuola - potrebbero esserci dei casi e non è detto che si riesca in pochi giorni a trovare tutti i supplenti necessari a loro volta in regole con il green pass». C’è poi il problema dei controlli in capo ai dirigenti che però sembrano essere sul piede di guerra. Insomma, nonostante ci sia stata già l’esperienza dell’anno scorso il primo suono delle campanella non si preannuncia molto facile pure per quest’anno.

Ultimo aggiornamento: 17:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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