Si accaniscono con l'accetta contro un pastore tedesco

Martedì 30 Marzo 2021 di Daniela Pillon
Il pastore tedesco colpito più volte con l'accetta
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SACILE - Lascerà finalmente la clinica veterinaria, dove è ospitata da diverso tempo, la femmina di pastore tedesco aggredita nelle settimane scorse da ignoti introdottisi nel giardino di casa, in un territorio dell’hinterland sacilese, e ridotta in fin di vita a colpi di accetta. 
LE FERITE
Il cane, 9 anni, era stato trovato in gravissime condizioni dai proprietari, allertati dai guaiti che udivano provenire dall’esterno. Ai loro occhi si era presentata una scena drammatica: il cane era coperto di sangue e presentava profonde ferite alla testa, alle spalle e alla mandibola. Convinti che non ci fosse più nulla da fare, raggiungevano nel cuore della notte la Clinica Serenissima di Sacile convinti che non restasse altro che l’eutanasia per porre fine alle sofferenze dell’animale. «Le ferite erano davvero profonde e molto simili a quelle che in passato mi è capitato di vedere sul corpo di altri cani colpiti, appunto, con violenti fendenti di accetta o di machete – commenta la dottoressa Eriberta Ros -. Abbiamo deciso, insieme alla collega che quella notte era di guardia di tentare un intervento chirurgico nella speranza che il pastore tedesco, anche se non più giovanissimo, potesse reagire e salvarsi. E così è stato, per fortuna». 
L’APPELLO
Il cane, una femmina mansueta ed affettuosa, dopo una lunga convalescenza si è ripresa perfettamente e sembra essersi lasciata alle spalle la brutta disavventura e la sofferenza patita.

I suoi proprietari, però, temendo che rischi nuovamente di essere bersaglio della crudeltà degli ignoti che la hanno ridotta in quelle condizioni ( sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine), hanno deciso di rinunciare alla proprietà del pastore tedesco nella speranza che qualche altra famiglia possa adottarla e garantirle condizioni di vita più sicure. 

IN CLINICA
I veterinari della clinica, pertanto, si sono improvvisati dogsitter e continuano ad ospitare quella che è diventata ormai una mascotte vezzeggiata e coccolata da tutti in attesa di trovare un’altra sistemazione “Una clinica non è un luogo adatto per un cane una volta conclusa la convalescenza - spiega la dottoressa Ros. Anche se ci alterniamo per portarla a fare lunghe passeggiate e per intrattenerla, stiamo cercando una nuova famiglia che si occupi di lei a tempo pieno. Per il momento abbiamo trovato una volontaria disponibile ad un affido temporaneo in attesa che qualcuno spalanchi le porte della sua casa per accoglierla – conclude la direttrice sanitaria della Clinica Serenissima -. facciamo anche noi il tifo affinché la storia si concluda con un happy end per il cane e una pesante sanzione per chi dovesse essere individuato come responsabile di tanta violenza». Secondo il Codice penale, il maltrattamento di un animale è punito con la reclusione fino a 18 mesi e una pesante ammenda che può arrivare a 30.000 euro.

Ultimo aggiornamento: 17:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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