Resti umani nei sacchi neri al cimitero: «Attendiamo che le famiglie si facciano avanti»

Mercoledì 21 Aprile 2021 di Mirella Piccin
I sacchi con i resti umani

AZZANO - Hanno creato un certo imbarazzo le foto scattate all'interno del magazzino del cimitero di Azzano a oltre una decina di sacchi neri, simili a quelli delle immondizie, contenenti resti mortali.

La scoperta è stata fatta per caso da due azzanesi, marito e moglie, durante una passeggiata domenicale, dietro il camposanto. I sacchi con appeso un cartellino che riporta nome e cognome e codice identificativo delle salme, stando a quanto si è appreso sembra siano custodite in quel magazzino (che non è l'area idonea) accanto agli attrezzi da lavoro da diverso tempo. Le tre finestre, di cui una aperta, dalla quale la coppia ha visto il pietoso accatastamento dei resti umani, fino a qualche tempo fa erano coperte da una barriera, ma non è dato sapere per quale motivo sia stata tolta. Una protezione alla quale invece provvede il cimitero di Tiezzo e non solo, dove dei vetri oscurati impediscono di vedere simili scene.


LA SPIEGAZIONE
La consigliera comunale con delega al patrimonio, Monica Padovan, spiega «che quei resti sono stati esumati qualche tempo fa e se sono stati deposti in quel luogo c'è un motivo. Questa è normale prassi - sottolinea - non è mancanza di rispetto. Infatti, l'ufficio preposto decide dopo l'esumazione di dare un certo tempo ai familiari per permettere loro di decidere dove collocarli, prima di destinarli all'ossario. Quindi, dopo aver raccolto i resti ossei in sacchi di plastica si attende un periodo più o meno lungo, per dare tempo ai parenti stretti di prendere una decisione e di farsi sentire. In questo caso la scadenza è stata fissata per il 30 aprile. Certo - ammette la Padovan - non si sarebbero dovuti vedere. Ce ne scusiamo. Purtroppo la ditta che gestisce il cimitero ha erroneamente lasciato liberi i vetri. La solleciteremo a fare più attenzione e a coprire quanto prima le parti visibili».


L'ATTACCO DELLA MINORANZA
«È una situazione indecorosa - ha commentato il consigliere di minoranza Massimo Piccini dopo aver visto le foto -. Probabilmente sono resti che non sono stati reclamati dalle rispettive famiglie e che nel corso degli anni sono stati depositati nel magazzino comunale. Detto ciò conclude penso sia il caso di trovare loro una sistemazione adeguata e definitiva, all'interno dell'ossario comunale». Più prudente nelle considerazioni è invece il consigliere Devis Drigo che precisa: «La delicatezza del tema mi porta a essere cauto, comunque andrò a fondo nella questione per capire perchè quei resti si trovino lì. Vorrei sapere se effettivamente sono le ossa di qualche nostro concittadino riesumato e perchè non siano state accolte nell'ossario comune e anche se è la prassi custodirle fino a nuova ubicazione in sacchi neri simili a quelli delle immondizie. Una cosa è certa sottolinea - le foto fanno veramente molta impressione, qualcuno deve spiegare l'iter seguito, perché il tutto mi pare davvero poco dignitoso».


LA MEMORIA VIOLATA
Per Vittorino Bettoli non solo «è poco rispettoso lasciare dei resti umani nei sacchi e in un magazzino, ma anche permettere a dei cittadini di vederli, lasciandoli quasi a cielo aperto. Un'altra cosa da capire è da quanto tempo sono in quello spazio, da un mese o da anni? Sono certo che l'amministrazione darà una risposta a questa triste pagina. Si è violato il rispetto della memoria dei defunti, cittadini azzanesi, anche se sono passati tanti anni. Ha sbagliato chi ha in custodia il cimitero, che non ha usato attenzione e rispetto verso queste salme di persone che appartenevano alla nostra comunità».
 

Ultimo aggiornamento: 11:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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