Da bullizzato a influencer, la storia di Ryan star dei social: 4 milioni di follower su TikTok

Sabato 4 Settembre 2021 di Valentina Silvestrini
Ryan Prevedel 19 anni di San Quirino

SAN QUIRINO - Con oltre 800mila follower su Instagram e 4 milioni su TikTok, il giovane Ryan Prevedel è uno degli influencer sui social media che più si sta facendo notare in Italia e oltre confine.

La star di TikTok con follower in Italia, Stati Uniti, Europa, persino Messico, ha raggiunto questi numeri solo in un anno. Per quanto lungimirante e ambizioso, l’approccio di Ryan resta quello di un ragazzo «normalissimo e le mie giornate - dice - sono quelle di un giovane della mia età. Chiaro ci tengo alla cura di me stesso e sono sempre in cerca di cose nuove, di vestiti stile vintage per lo più. Nelle prossime settimane mi trasferirò a Milano per concludere gli studi liceali e poi iniziare l’università (nell’ambito del Fashion business o Marketing e comunicazione, ndr) ma anche per esigenze di lavoro».

IL GUSTO DEL BELLO
Nato nel 2002 da madre canadese e padre originario di Spilimbergo, Ryan abita a San Quirino, paese dove ha mosso i primi passi, per poi frequentare le scuole secondarie a Pordenone. Oggi, a 19 anni, ha affascinato anche il mondo virtuale. Con il suo gusto per il bello e soprattutto con il suo sorriso ha sbaragliato anche la violenza del pettegolezzo e del bullismo.

IL BULLISMO
«Mi ci sono imbattuto tra la terza media e soprattutto il primo anno di superiori in una scuola pordenonese - racconta Ryan -. Dopo il primo anno ho cambiato istituto, motivo per cui ora mi manca un anno al diploma. I miei coetanei mi guardavano come quel ragazzo strano che fa video su Musical.ly, che si espone in rete. All’epoca questo tipo di attività era ancora nuova. A Pordenone era nota Chiara Biasi, già andata altrove. Venivo preso come uno zimbello, le persone un po’ in maniera ignorante mi si rivolgevano con risantine e frecciatine per il puro gusto di attaccare». Aveva circa 13 anni quando ha iniziato  a usare Musical.ly, un social in cui pubblicare video, ma il peso del giudizio altrui diventa tale che due anni dopo (intorno al 2018) decide di togliersi dalla rete. «È il “fare gruppetto” che è pericoloso. Io non appartenevo a nessun gruppo - prosegue - di allora conservo brutti ricordi, ma penso anche che ciò che non ci abbatte ci rende più forti. Ho resistito e credo che questo abbia rafforzato il mio carattere. Ciascuno di noi sa quanto vale, nel momento in cui si è presi di mira per ragioni futili credo si debba andare avanti per la propria strada, ascoltarsi senza minimizzare le cose che ci fanno stare male e senza dimenticare il proprio obiettivo finale. Ero piccolo ma sapevo che avrei trovato la mia strada».

I VIDEO DEL SUCCESSO
Dopo due anni di silenzio, Ryan decide di tornare sui social e nel 2020 riprende a movimentare il suo profilo Instagram e apre un account TikTok. È soprattutto qui che i suoi video vengono premiati dall’algoritmo, portandolo a milioni di follower. Un successo che lo ha portato a decidere di trasferirsi a Milano, dove ha avuto esperienza lavorative anche come modello (attività che preferisce non proseguire) ma che non ha cambiato i suoi valori fondamentali. «Gli amici sono quelli di sempre, anche se ho fatto un po’ di ordine. Quest’ultimo anno mi ha aiutato a capire chi veramente ci teneva a me. Soprattutto ho iniziato ad avere una prospettiva un po’ meno confusa rispetto ai miei progetti futuri, ho trovato i tasselli mancanti, anzitutto accettando cose che non pensavo potessero realizzarsi. È stato un anno in cui ho costruito la possibilità di trasferirmi a Milano, è sempre stato il mio sogno vivere in una città grande. E paradossalmente è stato l’anno in cui ho legato ancora di più con la mia famiglia».

I genitori a San Quirino gestiscono il maneggio Kpr, struttura sportiva e di allevamento di cavalli. Proprio i famigliari sono stati un punto di forza «mi è sempre piaciuto mettermi alla prova con la creatività, i miei mi hanno sempre visto lavorare al computer, fare video, curare blog. Sapevano perfettamente cosa facevo, mi hanno sempre sostenuto stando dalla mia parte, ma anche facendo presente che tutto ciò che si pubblica sul web rimane nel tempo» prosegue Prevedel. Quanto ai social «in realtà sono molto introverso, i social mi hanno aiutato a fregarmene anche se avevo paura a parlare e ad espormi» conclude Ryan.
 

Ultimo aggiornamento: 5 Settembre, 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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