«Non si può ritirare la plastica ogni 15 giorni». Il Comune pensa al piano B: parte lo studio per la raccolta settimanale

Venerdì 3 Marzo 2023 di Marco Agrusti
«Non si può ritirare la plastica ogni 15 giorni», il Comune pensa al piano B: parte lo studio per la raccolta settimanale

PORDENONE - La lamentela che sta alla base della decisione, è diventata praticamente una mezza litania. Tutti i pordenonesi la conoscono quasi come un vecchio proverbio e suona più o meno così: «Non si può ritirare la plastica ogni 15 giorni, non abbiamo spazio in casa per tenere i sacchetti così a lungo». Vero in alcuni casi, meno in altri. 
Per la prima volta, per, si è aperta una breccia sul “muro” eretto dal Comune a protezione della rivoluzione della raccolta differenziata.

L’amministrazione Ciriani, infatti, sta studiando il possibile impatto economico di quella che formalmente sarebbe una marcia indietro: il ritorno al ritiro settimanale dei rifiuti in materiale plastico. 


LA DECISIONE
La spiegazione l’ha data ieri l’assessore all’Ambiente Monica Cairoli. «La valutazione - ha spiegato - nasce dal fatto che tra tutte le segnalazioni che abbiamo ricevuto in questi mesi, quella relativa alla plastica e al ritiro bisettimanale è certamente la più frequente». E anche la più sentita, soprattutto se si parla di chi i rifiuti li conferisce in modo corretto, senza anticipare la consegna oppure lasciare i sacchetti a terra. Una lamentela civile, insomma, che diventa anche tutto sommato giustificata quando si parla di residenti che vivono in appartamento. «Per questo - ecco il punto più importante chiarito dall’assessore Monica Cairoli - abbiamo deciso di iniziare ad elaborare delle proiezioni e simulare la raccolta settimanale della plastica». A cosa servono, concretamente, queste proiezioni? Sostanzialmente hanno un solo obiettivo, che è quello di mettere nero su bianco i conti. Un ritiro settimanale della plastica, infatti, comporterebbe un aumento ovvio dei costi di gestione del servizio. Un rischio che potrebbe condizionare non solo la decisione, ma anche il “prezzo” a valle di tutto il sistema di raccolta dei rifiuti in città. Ma la notizia c’è: il Comune sta effettuando uno studio per dare una risposta alle tante lamentele atterrate in questi mesi sulla scrivania del sindaco, dell’assessore e soprattutto della società Gea. 


IL QUADRO
Il problema del ritiro della plastica ogni 15 giorni è stato subito al centro delle discussioni. La scelta però era stata chiara: si passa ogni 15 giorni perché è una soluzione economicamente sostenibile, nonché applicata già in molte altre città e soprattutto nei paesi dell’Hinterland. Per la prima volta, però, il Comune ha teso la mano e ha iniziato a lavorare a un piano B.

 
GLI ULTIMI CASI
«Le zone critiche stanno calando - ha fatto sapere sempre ieri l’assessore all’Ambiente Monica Cairoli -: abbiamo qualche segnalazione che si concentra soprattutto in largo Cervignano - ha proseguito - dove però c’è un’intensa azione educativa da parte degli Ave della società Gea, che proprio negli ultimi giorni hanno intercettato venti persone che stavano conferendo nel modo errato i loro rifiuti. Non si trattava dei cosiddetti “trasfertisti”, ma di residenti che forse non avevano capito il meccanismo. Non sono state inflitte multe: si è preferito invece spiegare loro nuovamente il funzionamento della raccolta differenziata». 

Ultimo aggiornamento: 07:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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