Abbandono rifiuti nelle strade di Pordenone: Comune e chiese insieme per educare (e rimproverare) i cittadini stranieri al nuovo sistema di raccolta

L'assessore all'Ambiente Monica Cairoli: "In passato si è registrata una scarsa presenza dei cittadini stranieri agli incontri organizzati e l'effetto purtroppo si è visto"

Giovedì 17 Novembre 2022 di Marco Agrusti
Pordenone abbandono rifiuti in strada, comune e chiese educano cittadini stranieri

PORDENONE - Gli avvisi erano già scritti in diverse lingue. La Gea, la società che in città si occupa del trattamento e dello smaltimento dei rifiuti urbani, ci aveva pensato, realizzando opuscoli e volantini (presenti in formato cartaceo e online) sia in italiano che in inglese. Ma non è bastato. Secondo quanto raccolto sia dalla società partecipata che dal Comune, infatti, si è capito che sono tante le famiglie straniere residenti a Pordenone che ancora non hanno ben chiaro il nuovo meccanismo della raccolta differenziata. Proprio per questo ora l'amministrazione vuole muovere un passo in più: incontrare le comunità più rappresentative tra gli immigrati per una doppia operazione, di insegnamento e allo stesso tempo di rimprovero.

Il tutto con l'obiettivo di mettere un freno all'abbandono dei rifiuti in alcuni quartieri difficili del capoluogo.


Raccolta differenziata


«Gli incontri - garantisce l'assessore comunale all'Ambiente, Monica Cairoli - partiranno a breve». In parallelo con quelli in programma con i residenti dell'area centrale e con l'Ascom per quanto riguarda il commercio. C'è già un programma di massima: la sponda scelta dal Municipio per spiegare agli stranieri l'importanza del corretto conferimento dei rifiuti sarà quella delle comunità religiose locali. Le varie Chiese che rappresentano i gruppi di cittadini stranieri, ma anche la comunità islamica pordenonese, che fa riferimento al Centro presente in Comina. «In passato - ha spiegato il problema sempre l'assessore Cairoli - i cittadini stranieri residenti nella nostra città, si sono presentati solo in modo saltuario agli incontri che abbiamo organizzato nei quartieri». E l'effetto purtroppo si è visto. Spesso infatti non si tratta solo di atteggiamenti contrari al più banale senso civico: il problema è anche una scarsa conoscenza delle nuove regole sullo smaltimento dei rifiuti. E l'emergenza si sente soprattutto nei quartieri che a conti fatti sono maggiormente popolati da cittadini stranieri. Un esempio su tutti, l'area delle case popolari di Villanova, dove l'allarme è ancora alto rispetto al conferimento dei sacchetti di plastica. Si tratta di una zona ad alta penetrazione di immigrati e nonostante i ripetuti appelli degli amministratori dei condomini, la situazione non è mai migliorata. Ora proprio per questo arriva un'azione mirata da parte del Comune per provare ad invertire la rotta.

Abbandono rifiuti sul suolo pubblico


Nonostante le segnalazioni relative agli abbandoni selvaggi di rifiuti continuino ad arrivare anche da parte dei lettori, secondo l'assessore Monica Cairoli la situazione è in miglioramento. «Il nuovo sistema sta dimostrando di funzionare - ha spiegato senza esitazioni la rappresentante della giunta Ciriani che si occupa dell'ambiente -. A Vallenoncello, cioè in una delle aree che in passato aveva presentato le criticità più elevate, ora le cose vanno molto meglio. Siamo in possesso di dati e di report che ce lo dimostrano oltre ogni dubbio. Ci sono meno ritiri di materiale conferito in modo anomalo e sono quasi del tutto scomparsi gli abbandoni di materiale ingombrante».

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