Ottantamila friulani ormai ridotti in condizioni di povertà: la mappa in regione

Domenica 7 Gennaio 2024 di Antonella Lanfrit
Aumenta la povertà

Il 18,6% delle famiglie in Fvg, pari al 6,4% della popolazione, dichiara redditi per un Isee che non supera i 6mila euro, il che significa che sul territorio ci sono quasi 80mila persone – per la precisione 76.692 – che sono in stato di «grave povertà», con una situazione più marcata a Trieste (25%) e più contenuta a Pordenone, dove si registra la media regionale più bassa, pari al 13,8% per cento di nuclei familiari con meno di 6mila euro di Isee annuo. In quasi la metà dei casi, un tale Isee corrisponde a famiglie composte da una sola persona. È lo stato economico che si evince dalla Dichiarazione sostitutiva unica presentata nel 2022 nell’elaborazione effettuata da Alessandro Russo, ricercatore dell’Ires Fvg. 

I DATI

Il confronto con il resto d’Italia dice che per le condizioni di grave povertà il Fvg è penultimo nella classifica delle regioni, dietro solo al Trentino Alto Adige.

In ogni caso, questa posizione indica che nella quotidianità ci sono 34mila famiglie che devono fare i conti con uno stato di indigenza e, addirittura, 4.685 di queste non hanno reddito e ben oltre la metà (64,1%) sono costituite da una sola persona. Restando ai numeri, l’aspetto positivo rispetto a questa situazione è che dal 2016 ad oggi il peso delle famiglie con Isee inferiore a 6mila euro in regione è diminuito dal 26,4% al 18,4%, con un calo, quindi, di 8 punti percentuali. Alle misure a sostegno delle famiglie pensate dalla Regione Fvg, inoltre, dal 2024 si può accedere con un’Isee fino a 35mila euro, in virtù dell’innalzamento del tetto che è stato fatto nella legge di Stabilità regionale approvata a dicembre. Per la segretaria regionale del Pd Caterina Conti, però, «la Giunta di destra ha messo il silenziatore sull’enorme questione sociale che cresce in regione» e perciò sostiene che «è il momento di ripristinare la Misura regionale attiva di sostegno al reddito».

L’ALTRA FACCIA

Le famiglie che dichiarano un reddito superiore ai 30mila euro in Fvg sono, invece, il 15,4%, una percentuale superiore alla media italiana (11,4%) e quelle con un reddito superiore ai 20mila euro in sei anni sono cresciute del 10 per cento, passando dal 24,4% al 34,4% delle famiglie della regione. Tuttavia, persiste un numero significativo, e superiore a quello pre Covid, di famiglie che hanno un’Isee corrente, il che significa un Isee che permette l’aggiornamento dell’indicatore nel caso di un significativo peggioramento della situazione lavorativa o economica, ad esempio in seguito alla perdita dell’occupazione. Nel 2022 i nuclei con tale Isee erano 2.249, un numero inferiore al 2020 e al 2021, ma ancora doppio rispetto al 2019. La media dell’Isee in regione nel 2022 è stata di 17.957 euro e a guidare la classifica dei redditi è stata l’area del Pordenonese, con Isee media di 18.947 euro, seguita da Udine con 18.069 euro, quindi Trieste, con 17.272 euro e, quindi, Gorizia, con 17.30 euro. All’aumentare del valore dell’Isee i nuclei composti da una sola persona tendono ad avere un peso sempre minore, oltre i 30mila euro sono il 15,7% in Fvg (e il 12,6% in Italia). Trieste è la provincia italiana in cui le persone sole evidenziano l’incidenza maggiore (33,1% nel 2022); tale dato rispecchia la struttura demografica, in quanto nel territorio giuliano le famiglie unipersonali sono quasi la metà del totale. Comunque, osserva il ricercatore Russo, «è interessante notare che le famiglie monoparentali e quelle numerose, composte cioè da 6 o più persone, presentano l’Isee medio più basso in regione, rispettivamente 13.650 e 12.215 euro. Le famiglie con 3 o 4 componenti superano in media i 20mila euro di Isee. A rischiarare tanti aspetti problematici racchiusi tra le righe dei moduli Isee, vi è l’evidenza che in Friuli Venezia Giulia torna a crescere l’incidenza delle famiglie con minori: erano il 47,7% nel 2016, sono scese al 42,9% nel 2021, ma nel 2022 sono risultate essere il 50 per cento, con un dato, quindi, superiore rispetto a sei anni fa. Risulta in calo, invece, l’incidenza delle famiglie con persone disabili: in otto anni si è passati dal 25,7% al 15,8 per cento, con una diminuzione, quindi, del dieci per cento. 

Ultimo aggiornamento: 08:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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