Il centro di Pordenone invaso dai furgoni, e c'è chi usa la Ztl anche per andare dal barbiere. «Adesso basta»

Domenica 21 Agosto 2022 di M.A.
Un furgone in centro a Pordenone
1

 Le regole sarebbero precise: nella zona a traffico limitato si può entrare per poco tempo (venti minuti al massimo) e in determinati orari del mattino e del pomeriggio.

Lo si può fare solamente se autorizzati. Esiste un contrassegno e dev’essere esposto. La norma è chiara, nessuna zona grigia. Eppure il centro di Pordenone ogni giorno è “sporcato” da mezzi di ogni tipo, che intasano i due corsi più belli della città e che rovinano anche il panorama per la foto di un turista, oltre a contribuire all’inquinamento della Contrada e ai problemi di traffico che si vengono a creare dove invece non dovrebbero esistere. E c’è addirittura chi ne approfitta per fare le proprie commissioni, fregandosene del fatto che la sosta tecnica per il carico e lo scarico sia appunto...una sosta tecnica. E non un parcheggio. Ecco perché il Comune ha deciso di imprimere il più classico dei giri di vite. Tolleranza zero, si dice in questi casi. E così sarà. 


IL PROBLEMA


Ma sarebbe più corretto di parlare di problemi. Al plurale. I controlli infatti sono poco capillari (perché difficili, la polizia locale non può concentrarsi solo su questo aspetto e l’organico è quello che è), come pochi sono i veicoli che rispettano alla lettera il regolamento della zona a traffico limitato. Non si contano i furgoni che entrano in Contrada fuori dagli orari consentiti e addirittura senza il contrassegno. Tutti aspetti, questi, confermati dall’assessore comunale Cristina Amirante. «Pochi - ammette - rispettano il limite di sosta di venti minuti imposto dalla normativa. E il risultato lo vediamo tutti i giorni. Chi deve effettuare una consegna in centro, spesso trova il posto occupato da chi ha superato il tempo massimo per la fermata tecnica. E i controlli sono di fatto inesistenti». 
Lo stesso assessore racconta un episodio simbolo che fa capire quanto sia urgente intervenire per “salvare” i due corsi (ma più in generale il centro storico) dagli ingressi selvaggi dei furgoni che si occupano delle consegne. «Mi è capitato di “pizzicare” una persona - ha spiegato Cristina Amirante - che ha lasciato il suo mezzo fermo per più di un’ora e nel frattempo si è recato dal barbiere». Sprezzo della norma nudo e crudo. Senza contare il fatto che in una strada stretta come corso Vittorio Emanuele basta un furgone parcheggiato male o per troppo tempo per intasare il traffico, far respirare puro smog ai clienti dei bar seduti ai tavolini e rovinare l’orizzonte a chi giustamente pensa di trovarsi in una zona davvero a traffico limitato. 


LA STRETTA


Ma le cose stanno per cambiare. E il Comune giura che ciò avverrà «in modo radicale». È in chiusura, infatti, l’appalto legato all’illuminazione pubblica, che conterrà anche la possibilità di mettere in campo un intervento volto a garantire il rispetto della zona a traffico limitato in centro. «Dobbiamo finirla con i furgoni parcheggiati in ztl ad ogni ora del giorno - tuona ancora Amirante -. Installeremo un sistema di telecamere di ultima generazione in grado di monitorare sia gli accessi con contrassegno che le piazzole dedicate alla sosta. Ci sono degli orari precisi e devono sempre essere rispettati. Non tollereremo più violazioni. Non è che se si possiede il pass per la zona a traffico limitato allora si è autorizzati ad occupare il centro sempre e comunque, ma soprattutto per il tempo che si vuole». Adesso, di fatto, è così. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci