MORSANO (PORDENONE) - Se n'è andato in punta di piedi, è andato avanti come dicono gli alpini, senza fare rumore. Un po' com'era nel suo stile. Dopo una lunga malattia, a 69 anni compiuti a giugno è morto Mario Vadori. Vedovo da un anno, lascia tre figli e tanti amici nel dolore. Socio fondatore del gruppo alpini di Mussons, ne era diventato capogruppo nel 2011.
«Mario Vadori, oltre che un alpino, è sempre stato un brav'uomo. Mai sopra le righe - è il ricordo di Ilario Merlin, presidente provinciale dell'Ana - è sempre stato rispettoso delle regole associative. Malgrado la malattia lo stesse consumando e le forze pian piano si stessero affievolendo, Mario, anche l'ultima volta che l'ho visto poche settimane fa al bar, non voleva mollare e non si commiserava. Era ed è un esempio per tutti noi. La famiglia delle penne nere della sezione di Pordenone perde un grande alpino. E come dico sempre: da oggi il mondo è più povero perché c'è un alpino in meno sulla terra». Le penne nere della sezione hanno voluto porgere le più sentite condoglianze alla famiglia, segnata da due lutti nel giro di un anno, e al gruppo di Mussons.
Al.Co.