Aviano. Malori a raffica tra gli alunni dopo aver mangiato in mensa, compare un cartello di minacce al personale

Nel mirino era finito per primo l'acquedotto cittadino a causa dell'allarme lanciato dal gestore del servizio idrico dopo l'ondata di maltempo

Mercoledì 15 Novembre 2023 di Enrico Padovan
L'istituto comprensivo di Aviano

AVIANO (PORDENONE) - La questione della lunga serie di disturbi gastrointestinali tra gli alunni dell'Istituto Comprensivo di Aviano della scorsa settimana travalica i limiti della protesta. Per entrare, con ogni probabilità, nella cronaca giudiziaria, visto che è stato annunciato un esposto alle forze dell'ordine.

Cartello con minacce al personale della mensa

Nella giornata di ieri, infatti, una mano ignota ha affisso un cartello sulla porta del centro cottura che serve le scuole avianesi (frequentate anche da residenti nei comuni contermini) contenente una serie di minacce per il personale. Per l'autore dell'azione minacciosa, il colpevole delle decine di bambini che hanno accusato nausee e dolori di stomaco si troverebbe dentro quella cucina. In realtà, nel mirino era finito per primo l'acquedotto cittadino a causa dell'allarme lanciato dal gestore del servizio idrico dopo l'ondata di maltempo della scorsa settimana.

L'appello di Hydrogea conteneva il divieto di utilizzo dell'acqua a causa della torbidità contenuta nelle condotte per quanto accaduto nella zona montana dove insistono le prese idriche. Il Comune, informato dalla dirigente scolastica delle tante assenze contemporanee, non si limitò a fare analizzare l'acqua dei plessi ma ha anche chiesto all'Azienda sanitaria del Friuli Occidentale di fare delle verifiche puntuali anche nel centro cottura. Il Dipartimento di Prevenzione ha quindi analizzato il cibo e le stoviglie e si è riservato di comunicare le proprie conclusioni. Un normalissimo iter di verifiche che non voleva in alcun modo accusare il personale del centro cottura, essendo tutte le ipotesi ancora aperte. Una situazione che non aveva nemmeno i crismi dell'emergenza tanto più che i bambini sono stati meglio nell'arco di poche ore senza dover ricorrere a cure ospedaliere.

La protesta

Non la devono pensare allo stesso modo taluni genitori che hanno affisso il messaggio minaccioso. «Informati dell'accaduto, vi è stato un primo confronto con il gestore della mensa, anche per definire come procedere nei prossimi giorni e approfondire le verifiche in corso - ha fatto sapere il sindaco Paolo Tassan Zanin -. Prendiamo dunque nettamente le distanze da questi gesti che, certamente, non fanno bene a nessuno: riteniamo giusto mantenere la barra dritta e proseguire nella strada intrapresa con Asfo». Decisamente meno diplomatico il commento di alcuni concittadini sul blog locale rispetto al cartello intimidatorio lasciato sulla porta della mensa: «Siamo arrivati a questo livello a forza di istigazioni, di strumentalizzazioni, di chat di Whatsapp dei genitori, di gruppi Facebook. Vergognatevi, voi non siete umani». Un epilogo decisamente inaspettato per una vicenda che nei prossimi giorni avrà certamente un'altra coda. 

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