Trenta ragazzini intossicati È caccia alla causa dei malori

Domenica 3 Marzo 2019
Trenta ragazzini intossicati È caccia alla causa dei malori
IL CASO
CIVIDALE Non sono ancora chiare le cause del malore accusato tra venerdì pomeriggio e ieri mattina da qualche decina di ragazzini, tutti studenti di età delle scuole medie, molti dei quali di Cividale, colpiti da sintomi gastrointestinali. Alcuni di loro si sono recati anche al pronto soccorso della città ducale da dove sono già stati tutti dimessi con una semplice terapia da seguire nelle prossime ore. Buona parte dei ragazzini che si sono sentiti male sarebbero allievi della scuola secondaria di primo grado del Convitto nazionale Paolo Diacono. Ma ad accusare gli stessi sintomi sarebbero stati anche alcuni coetanei residenti nelle vicine Valli del Natisone, in particolare di San Pietro al Natisone, e allievi in altri istituti scolastici. I ragazzini nei giorni scorsi avrebbero anche assistito tutti a una rappresentazione teatrale nello stesso teatro.
GLI ACCERTAMENTI
L'accesso al pronto soccorso di alcuni ragazzini e la diffusione della notizia dei malesseri ha dato il via ieri agli accertamenti delle autorità competenti cui spetterà ora fare luce sulle cause dell'accaduto.
LA LETTERA DELLA PRESIDE
Nel frattempo, dopo il rincorrersi di notizie sulla vicenda che si è verificato nella giornata di ieri, la dirigente scolastica reggente del Convitto Paolo Diacono, Clementina Frescura, ha predisposto una nota da inviare ai genitori degli allievi della scuola per spiegare i dati oggettivi sulla situazione.
I primi malori sarebbero stati accusati nel tardo pomeriggio di venerdì da qualche ragazzino, tutti solo delle secondarie di primo grado. Ieri mattina si sarebbero sentiti male altri minori, sempre delle medie e sempre con semplici disturbi gastrointestinali. «Stamani (sabato mattina per chi legge) sono venuti a scuola il direttore della Soc, la Struttura operativa complessa di Igiene degli alimenti e della nutrizione del Dipartimento di Prevenzione dell'Asuiud di Udine, dottor Aldo Savoia, accompagnato da un tecnico e i Carabinieri del Nas spiega la dirigente scolastica -. Hanno fatto tutte le verifiche e non hanno rilevato nulla di particolare nella mensa che fosse degno di segnalazione relativo a questa vicenda. Non sono stati fatti verbali».
I RAGAZZI COLPITI
Stando ai dati riferiti dai tecnici alla stessa dirigente scolastica, a ieri mattina sarebbero stati «sei i bambini ad essersi rivolti al pronto soccorso», anche se «è vero che qualcuno di più sta male, è rimasto a casa e non è andato in pronto soccorso, tra i 20 e i 30 casi secondo le segnalazioni dei genitori», aggiunge la dirigente scolastica che è in contatto anche con il comitato dei genitori della scuola. Sono «tutti delle secondarie di primo grado» ma «nella stessa mensa hanno mangiato le stesse cose anche i bambini delle elementari, i ragazzi delle secondarie di secondo grado, gli educatori e alcuni insegnanti: nessuno ha accusato malessere». «Dispiace che i ragazzini siano stati male chiarisce ancora la dirigente scolastica -. Non sono medico, non voglio azzardare le cause, ma a me viene da pensare che la mensa non c'entri. La mensa e le cucine ribadisce - sono state ispezionate senza preavviso da Azienda sanitaria e Nas, enti di controllo assolutamente credibili e titolati che non hanno rilevato nulla. Abbiamo lasciato tutto a completa loro disposizione. Gli enti ora faranno le loro indagini epidemiologiche per capire come evolve la situazione - conclude la dirigente Clementina Frescura -. Hanno le loro strategie di indagine che metteranno in campo per capire qual è il fenomeno, cosa è successo».
Elena Viotto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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